IL PROBLEMA DEI 3 CORPI – un confronto tra le pagine e lo schermo

Il problema dei 3 corpi è un titolo che in Italia abbiamo iniziato a sentire solo a fine marzo 2024, grazie a Netflix che ha deciso di adattare la trilogia fantascientifica di Liu Cixin Memoria del passato della Terra e che vede proprio come primo romanzo l’omonimo della serie tv.

Da appassionato di fantascienza, non ho potuto fare a meno di leggere tutta la trilogia in una manciata di giorni, e gustarmi anche la serie che Netflix ha deciso di affidare a Benioff e Weiss (i celeberrimi showrunner de “Il trono di spade”) e che ha suddiviso in 8 episodi, tutti rilasciati sulla piattaforma il 21 Marzo 2024.

copertina di Netflix

MEMORIE DEL PASSATO DI QUESTA TRILOGIA

Nata dalla penna dello scrittore cinese, che aveva già dimostrato soprattutto in patria di essere a suo agio con la fantascienza, la trilogia dei 3 corpi permette a quest’ultimo di raggiungere una notorietà mondiale.

Il primo capitolo, “il problema dei 3 corpi”, viene pubblicato nel 2007 e nel 2015 vince il premio Hugo come Miglior romanzo di fantascienza; l’anno dopo viene pubblicato “la materia del cosmo”, e nel 2010 “Nella quarta dimensione” chiude definitivamente la trilogia.

Da sottolineare che i titoli sono ovviamente tradotti, e nel caso del secondo capitolo addirittura stravolto, a discapito di un titolo originale molto più stimolante ( “La foresta oscura” ndr.).

copertine dei libri

TRAMA

Una serie di misteriosi suicidi delle menti più brillanti del pianeta, inizialmente scollegati tra loro, allarmano l’intera comunità scientifica mondiale. L’obiettivo vitale delle maggiori intelligence sarà quindi quello di scoprire il filo invisibile che accomuna queste morti, ma soprattutto capire qual è il vero ruolo che ricopre uno strano videogioco con cui tutte le vittime hanno avuto a che fare poco prima di uccidersi: Il problema dei 3 corpi.

TRA LIBRO E PICCOLO SCHERMO

1° CORPO: LA SCENEGGIATURA

Se finora non vi è ancora chiaro se sto parlando dell’intera trilogia oppure solo del primo libro, è semplicemente perchè la serie tv targata Netflix è un insieme dei 3 libri!

L’autore cinese infatti, oltre a basare una buona parte del primo libro nel passato (anni ’60/’70), continua a raccontare eventi che si svolgono nell’iniziale presente del primo libro (anni 2000) anche nei due libri successivi.

Scelta più che legittima quindi quella degli sceneggiatori di parlare nella prima stagione di tutti questi eventi del “presente” oltre che del passato, in modo tale da poterci poi concentrare nelle successive stagioni unicamente su quello che verrà, senza più doverci voltare indietro.

Nonostante le trame intricate sul piano temporale a cui il cinema ci ha abituati negli ultimi decenni e che ci piacciono tanto ( Nolan ringrazia), ritengo che gestire la situazione in questo modo per “il problema dei 3 corpi” sia più che giusta, in quanto la grande quantità di eventi che “guardano molto avanti” rischiano di essere altresì molto confusi se si fanno anche dei salti indietro.

2° CORPO: I PROTAGONISTI

I romanzi ci presentano un protagonista diverso per ogni romanzo, personaggi che non si conoscono e che quindi non interagiscono tra loro (con una eccezione per quanto riguarda un importante avvenimento del terzo libro).

Questo televisivamente parlando non è il massimo perchè il pubblico preferisce affezionarsi ai personaggi, empatizzare, avere dei compagni di viaggio stabili che non cambino durante il tragitto.

Allora gli sceneggiatori hanno pensato bene di introdurre un gruppo di personaggi a cui hanno potuto assegnare i compiti che spettavano alle controparti cartacee.

Tuttavia i protagonisti televisivi non hanno nulla a che fare con gli originali: sono più numerosi, più giovani, meno cinesi, e dai sessi invertiti.

Un classico adattamento di oggi tutto sommato.

E questo non è un problema, dal momento che i protagonisti su carta stampata sono poco più che spettatori per la quasi totalità del tempo, escluso il protagonista del secondo romanzo, che ha una rilevanza fondamentale per lo sviluppo della storia, e che è stato già “sostituito” nella serie tv da…

lo scoprirete da soli!

3° CORPO: LA “SCIENTIFICITà ORIGINALE

La grande svolta, l’evento cardine della prima stagione e del primo romanzo, ovvero la comunicazione tra la Terra e gli extraterrestri, viene eccessivamente semplificata finanche alla banalizzazione della situazione.

Con questo non sto dicendo che il libro è un trattato di fisica, tantomeno che pretendevo una lezione di fisica, ma ridurre intere pagine a una semplice scena con una addizione su una lavagna mi sembra troppo riduttivo e sbrigativo.

La verosimiglianza del primo romanzo era dovuta quasi interamente alla capacità dell’autore di soffermarsi a spiegare i dettagli di quella che (almeno per oggi) è ancora fantascienza.

Ye Wenjie durante la prima comunicazione

CONCLUSIONI

Dopo aver letto e apprezzato la trilogia, ho guardato con piacere anche la serie tv, che risulta con tutte le pedine ben piazzate sulla scacchiera grazie alla grande competenza degli addetti ai lavori.

Meglio leggere prima i libri o vedere prima la serie?

La risposta più sincera per me è che nessuna delle due opere ha la priorità sull’altra, a patto che vengano integrate alla fine.

Il lavoro di Liu è veramente avvincente, a tratti inquietante per via della sua verosimiglianza, e per questo merita assolutamente di essere letto prima o poi.

Voi conoscevate quest’opera? Vi lascio il trailer qui sotto così forse riuscirò a piantare in voi il seme della curiosità

Fateci sapere cosa ne pensate nei commenti.

Noi ci leggiamo come sempre al prossimo articolo,

Elessar.

P.S.

I miei personalissimi voti li trovate dopo il trailer!

Voto libri:

Il problema dei 3 corpi – 7,5

La materia del cosmo – 8,5

Nella quarta dimensione – 7

Voto serie Netflix: 7

5,0 / 5
Grazie per aver votato!

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