A farci compagnia in questa rovente estate ci pensa Sergio Bonelli Editore che, come gli scorsi anni, raddoppia la dose degli albi mensili in edicola questo mese.
Dopo l’ottimo “Orrore tra i ghiacci”, il bis dylandoghiano che ha inaugurato la serie di albi “what if?”, tocca a Il giudizio degli Dei, storia inedita e completa che vede come autore unico Giuliano Piccininno (vi avevamo già parlato di una sua storia qui).
Anche stavolta Giuliano ci lascia sbalorditi dalla classe e dallo stile delle sue tavole, dal sapore classico ma che ben si prestano a questa storia davvero godibile.
Durante il suo “grand tour” nelle terre selvagge, il giovane pittore ungherese Ferenc svanisce nel nulla. Sua zia, la contessa Dorottya Bodoczy, parte da Boston per ritrovarlo. Unico indizio, un ritratto di un feroce bandito spedito da uno sperduto trading post. Zagor e Cico si uniscono all’avventurosa ricerca contrassegnata da colpi di scena, tra mountain men, mercanti senza scrupoli e misteriose tribù indiane sullo sfondo degli scenari naturalistici della frontiera, suggestivi quanto pericolosi.
Come si evince dalla trama, abbastanza lineare, Zagor è impegnato nella ricerca di un giovane pittore scomparso. Ovviamente nella vicenda non mancheranno i colpi di scena seppur sono assenti scene di battaglia o conflitti a fuoco.
Un elemento presente nella storia, sempre gradito da trovare, è l’elemento mitologico indiano, nella fattispecie una grotta sacra con all’interno delle pitture rupestri. Proprio attorno a questa grotta, ed al furto di alcuni manufatti sacri dal loro interno, ruotano le vicissitudini che porteranno Zagor a ritrovare il giovane pittore.
Una piacevole lettura da ombrellone, fruibile anche da chi non è un lettore seriale di Zagor.