
La forza sconvolgente del vino penetra l’uomo e nelle vene sparge e distribuisce l’ardore.
Tito Lucrezio Caro
La sempre stupenda copertina di Gigi Cavenago ci introduce perfettamente alla storia: Dylan è prigioniero, davanti a lui il suo carceriere ed una donna incappucciata anch’essa legata. Ma come ci siamo finiti qui?
Alessandro Bilotta ci sposta indietro nel tempo grazie a delle favolose tavole a bordo nero di Luca Casalanguida, e ci mostra attraverso dei flashback gli accadimenti che hanno portato alla segregazione dell’ Indagatore dell’Incubo.
L’ambientazione strizza gli occhi a storie memorabili come “Il castello della Paura” e “La dama in nero”. Ci troviamo in una fortezza di proprietà della bellissima Rebecca Grant, intenta a far assaggiare il suo vino a quattro autorevoli Sommelier. Il destino della sua azienda dipende dal successo del suo vino. Purtroppo questi ultimi non sembrano gradire appieno la bevanda.
Come se non bastasse, il nettare contenuto nei calici scatena allucinazioni e visioni infernali provenienti dal passato ai malcapitati. Immagini di morte che vedranno avverarsi una dopo l’altra, rendendo indispensabile l’intervento del nostro Indagatore.
Sfogliando le pagine tutto viene a galla. Un’ indagine delle più classiche che conclude l’anno editoriale in modo un po’ sommesso. Pazzesche le tavole di Casalanguida. Ci farebbe sicuramente piacere vederlo più spesso tra le pagine della testata principale.
Tiriamo le somme.
Con l’albo di cui abbiamo parlato, la Sergio Bonelli Editore chiude un’annata mirabolante per il suo secondo fumetto più venduto.
E’ stato un anno partito col botto, con la sua “Alba Nera“, col ricollocare il personaggio nel nuovo universo narrativo, riadattandolo e svecchiandolo dalla tara trentennale ormai inadatta ai tempi.
Gli albi intermedi e la saga di Mana Cerace del Maestro Chiaverotti ci hanno catapultato in un baleno a fine anno, mostrandoci le potenzialità del “nuovo” Dylan, ma mettendo sotto la luce del sole soprattutto cosa non va.
Per stessa ammissione degli autori, alcune storie di questo 2020 ormai (e per fortuna) giunto al termine, erano già pronte e sono stare riadattate al nuovo corso. Una mossa non sempre azzeccatissima, perché in alcune storie il “papà” detto da Dylan a Bloch, o l’improvvisa e inspiegabile introduzione di John Ghost appaiono totalmente fuori luogo o quantomeno forzate.
Ci saremmo aspettati almeno per la prima annata una ventata di storie nuove e concepite esclusivamente per il nuovo corso. Peccato.
Cosa ci aspetterà nel 2021 Dylaniato? Restate sintonizzati, lo scopriremo col prossimo numero!
Marcello
INFO
UNA PESSIMA ANNATA
Soggetto: Alessandro Bilotta
Sceneggiatura: Alessandro Bilotta
Disegni: Luca Casalanguida
Copertina: Gigi Cavenago
Link per l’acquisto: https://shop.sergiobonelli.it/dylan-dog/2020/10/27/albo/una-pessima-annata-1008842/