Turning Point – L’11 settembre e la guerra al terrorismo

PREMESSA

A più di vent’anni dalla tragedia del 11 settembre 2001, la serie Netflix disponibile sulla piattaforma dallo scorso anno, fa chiarezza su alcune dinamiche del dietro le quinte che ha portato all’attentato più scioccante e clamoroso del nuovo millennio.

Quando si affronta il delicato argomento del terrorismo, l’evento che tutti noi balza alla mente per primo è sempre lo stesso: il crollo delle Torri Gemelle. Nessuno era pronto a quell’orrore ma, soprattutto, nessuno si aspettava che si potesse anche solo concepire un evento simile.

La docuserie Turning Point: l’11 settembre e la guerra al terrorismo, prova a dar voce a chi, in prospettive diverse, ha orbitato intorno alla vicende dell’attentato, ricostruendo le cause e gli effetti della pagina più nera della storia moderna.

L’asfissiante nube del caos

Dalla coltre di fumo bianco giunge barcollante una persona in cerca d’aiuto. Il boato che ha messo in ginocchio due tra i più imponenti edifici d’America, ora vuole inghiottire la città in un cimitero di cenere e polvere.

Le sequenze del caos che hanno in pochi minuti annichilito una delle super potenze mondiali sono l’amaro sipario di chi da quel giorno ha capito che la libertà non è poi così scontata. Le cinque parti della serie, che vantano la toccante regia di Brian Knappenberger, sono un dolorante viaggio tra le memorie di chi ha deciso di far riaffiorare le vicende di quelle ore cruciali.

Gli ospiti, anche per una saggia scelta narrativa, sono alternati tra governativi e civili. La scelta di spostare i riflettori su un campione di testimoni così eterogenei ha permesso all’andamento della docuserie la possibilità di analizzare delle situazioni da diverse angolazioni.

Le origini del disastro

L’andamento e la ricostruzione temporale del momento non è solo una ricostruzione dell’atto terroristico  fine se stesso, ma vuole avere una visione più ampia della vicenda.

Una smentita per chi crede si trattasse di un caso isolato e non di un susseguirsi di cause/evento. Già nel lontano 1979 il destino del mondo stava già per cambiare. L’invasione sovietica in Afghanistan fu sicuramente il fattore scatenante.

Tema davvero caldo date le recenti vicissitudini tra Russia/Ucraina.

I Paesi Orientali, stanchi di sottostare a delle regole esterne e di essere sfruttati in nome del consumismo, hanno trovato nel terrorismo la valvola di sfogo a una situazione di lunga data. La morte e il dolore sono stati solo i risultati di un’equazione che non ha vincitori né vinti, ma solo pedine sotto scacco dall’ingombrante egoismo umano.

La costruzione della docuserie è un piacevole excursus sulle ambientazioni e scorci dei luoghi protagonisti della vicenda. Lo stacco netto tra le prove multimediali e il montaggio moderno ha reso la storia meno asfissiante e più appetibile anche per un pubblico più giovane.

L’arma vincente che ha permesso a Turning Point: l’11 settembre e la guerra al terrorismo di ritagliarsi uno spazio nella classifica del catalogo Netflix non è il banale contesto temporale, ma la straordinaria efficacia nell’unire i vividi sentimenti degli intervistati con delle sequenze video di grande qualità.

Bastano pochi minuti per lasciarsi coinvolgere empaticamente dai protagonisti e il montaggio certosino riesce ad alzare ulteriormente l’asticella dell’attenzione. Perfino lo spettatore più disattento ne uscirà rapito dal meticoloso lavoro compiuto in fase di produzione e dall’intelligenza nel mostrare ogni penombra storica in una sorta di narrazione speculare.

Non si pone solo l’accento sulla reazione in territorio americano, ma ci si sofferma sui motivi e sulla situazione precaria in Oriente, intervistando anche alcuni veterani di guerra. L’evolversi delle tensioni politiche e il crescendo di sfiducia sono poi marcati da una fotografia studiata con grande intelligenza.

/ 5
Grazie per aver votato!

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.