A distanza di 2 anni dall’ultimo film sul cavaliere oscuro, torniamo con piacere nella città immaginaria più corrotta che si ricordi per approfondire un personaggio poco considerato persino dall’uomo pipistrello: Oswald “Oz” Cobblepot, alias il Pinguino.
La serie tv prodotta da HBO è ambientata pochi giorni dopo gli avvenimenti di “The Batman” di Matt Reeves uscito in sala nel 2022, e ha l’obiettivo di fare da ponte tra il primo e il secondo capitolo atteso per la fine del 2027.
TRAMA
Oz è un tirapiedi di Carmine Falcone, il capostipite di una delle famiglie mafiose più influenti di Gotham. Alla morte di quest’ultimo, il Pinguino decide di averne abbastanza delle briciole che gli sono sempre state lasciate, e si prepara ad allontanarsi dalla famiglia Falcone per poter crescere come figura di spicco della malavita, sfruttando e raggirando le altre potenti famiglie della città.
Durante il percorso, le sue ruote verranno malamente intralciate da un bastone di nome Sofia Falcone, figlia minore del boss, che dopo aver concluso il suo soggiorno ad Arkham lungo 10 anni, è pronta a vendicare il fratello Alberto, morto in circostanze che puzzano proprio della stessa fragranza del Pinguino.
CONSIDERAZIONI
il pinguino
Parlando solo di grande schermo, prima di Colin Farrell c’è stato un unico iconico Pinguino nella storia. Parliamo ovviamente di quello di Danny de Vito diretto da Tim Burton nel lontano 1992.
Prima di Colin Farrell ci era difficile immaginare un Pinguino più impattante e memorabile di Danny de Vito, eppure eccoci qui a ricrederci dopo aver finito 8 eccezionali episodi abilmente scritti, interpretati e girati.
Sotto un pesantissimo ma credibilissimo trucco, il candidato all’oscar Farrell ci regala una interpretazione da Golden Globe annunciato, facendoci scavare nella vita di un personaggio subdolo, doppiogiochista, infido e chi più ne ha più ne metta.
Quando pensi che sia arrivato un piccolo delicato momento in cui sarà finalmente possibile empatizzare col protagonista (non dimentichiamo che è il protagonista!) della nostra serie tv, ecco che quest’ultima ti prende a schiaffi anche solo per averci sperato.
E ce lo meritiamo, perchè quello che stiamo vedendo è un criminale, un assassino, feccia della peggior specie, e ci risulterà impossibile entrare in contatto con lui, ne tantomeno comprendere qualsivoglia decisione.
Oz è guidato unicamente dalla fame di potere e di denaro, e l’egoismo e l’ambizione plasmano il suo atteggiamento fin da quando era piccolo, costretto già al tempo a portare un impianto agli arti inferiori per una patologia non meglio specificata che lo costringerà a sopperire la sue mancanze fisiche con una mente cinica e terribile.
Ho apprezzato molto questa “inaccessibilità” al personaggio, soprattutto perchè negli ultimi tempi è sempre più raro trovare un cattivo che fa il cattivo… perchè è cattivo.
Non mi credete? Guardare per credere.
SOFIA
Per un grande pinguino ci vuole una altrettanto grande controparte e Cristin Milioti (la famosissima mamma di HIMYM, ndr) ci offre una distrutta e disillusa Sofia Falcone che mantiene orgogliosamente lo scontro alla pari.
Paradossale è quando ci si rende conto che è molto più semplice entrare in contatto e sintonia con lei che sarebbe la “villain” in questione, e comprendere quello che sta passando non è cosi difficile.
Certo magari userà dei modi un pò forti, ma è pur sempre la figlia di un boss mafioso e ha uno standard da rispettare.
CONCLUSIONI
Questa serie mi è piaciuta particolarmente, e risulta fondamentale per potersi approcciare al prossimo capitolo di Batman interpretato da Robert Pattinson per stessa amissione di regista e sceneggiatore.
L’incontro tra “I Soprano” e Gotham City risulta vincente e ci fa immergere al meglio in questa realtà sporca e corrotta in cui il Pinguino ci sguazza beatamente.
Nell’attesa di vedere le altre serie tv spinoff che approfondiranno questo universo, vi lascio col trailer e come sempre ci leggiamo al prossimo articolo.
Elessar
(voto: 8.5, piattaforma: Sky)