THE KILLER INSIDE

Ciao a tutti dal vostro pat76! Oggi vi parlo di un manga che al momento conta 5 volumi in Italia e 11 in Giappone. Stiamo parlando di The Killer Inside un “seinen” drammatico-psicologico, scritto da Hajime Inoryu e disegnato da Shoto Ito, pubblicato in Italia da Planet Manga e che mi ha piacevolmente colpito anche se non è il mio solito genere di lettura.

La trama

Eiji Urashima è un universitario come tanti. Sogna di avere una fidanzata e nonostante gli appuntamenti di gruppo a cui partecipa finiscano puntualmente in bianco non smette di essere ottimista e di prendere la vita come viene.

Una mattina però, dopo una serata fuori con gli amici e l’ennesima sbronza, si risveglia nel suo letto trovandosi accanto la ragazza più popolare del campus: Kyoka Yukimura.

La situazione non lascia molti dubbi, i due hanno passato la notte insieme, e addirittura, a detta della ragazza, stanno insieme.

Sembrerebbe tutto perfetto, se non fosse che Eiji non ricorda assolutamente nulla degli avvenimenti precedenti a quella mattina. Nemmeno gli eventi che avrebbero spinto tra le sue braccia una ragazza tanto popolare.

Di primo acchito si pensa ad un’innocua amnesia, ma il vero problema nasce quando il ragazzo scopre che dall’ultimo momento di cui ha memoria sono passati ben tre giorni. Tutto intorno a Eiji è strano e incoerente e non gli sarà più possibile ignorare la cosa dato che, nel lasso di tempo dimenticato, si è verificato un cruento omicidio a cui lui stesso sembra essere collegato. e la cosa non fa che peggiorare quando sia gli episodi di amnesia che i crimini si ripetono.

Conclusioni

The Killer Inside parte con delle ottime premesse, ci troviamo di fronte ad un thriller psicologico dalle grandi potenzialità, che come già fa notare la prima cover, gioca sulla presunta “doppia personalità” del suo protagonista.
Le vicende di Eiji sono estremamente intriganti e pagina dopo pagina aumenta assieme a lui la voglia di capire cosa stia succedendo, chi e perché molte situazioni sembra lo colleghino a certi crimini tanto efferati.
La storia mette in risalto il passato del ragazzo, la sua famiglia biologica e tutto ciò che egli ha dovuto sopportare negli anni a causa della fama, decisamente negativa, del padre.

Il manga vanta dei bei disegni, un tratto deciso e graffiante ma che sa essere allo stesso tempo molto pulito in determinate situazioni. Le ragazze sono disegnate con particolare cura del viso, soprattutto occhi e capelli, mentre le tavole sono sempre ben ordinate. L’unica cosa che potrebbe far storcere il naso sono le tante, troppe, espressioni caricaturali del protagonista, che a volte risultano fuori luogo e contesto.
Così come la narrazione richiede, anche la parte grafica del manga è estremamente esplicita e non mancano cadaveri, mutilazioni e torture. La lettura è quindi consigliata a chi non è facilmente impressionabile, anche perché le cose potrebbero “peggiorare” con il proseguire delle vicende.

Alla prossima…

Pat76

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