Come già ampiamente annunciato ufficialmente, l’albo 738 è il primo capitolo di una lunga saga in sette numeri che vede il ritorno del leggendario nemico di Tex: il negromante Mefisto.
Si tratta di due storie, rispettivamente da tre e quattro albi, una dietro l’altra. Al soggetto e alla sceneggiatura troviamo il curatore Mauro Boselli, mentre i disegni di questa prima storia sono dei fratelli Raul e Gianluca Cestaro.
CHI E’ MEFISTO
Mefisto, il cui vero nome è Steve Dickart, è il nemico per eccellenza di Tex: tanto solido e razionale è il ranger, tanto folle e dotato di poteri magici è il negromante. Mefisto ha affrontato Tex e i suoi pards più volte prima di morire (già, il vecchio pazzoide è morto), ma il suo spirito è stato richiamato dal regno delle ombre e ora è di nuovo fra i vivi e pronto a fare danni. Negli anni che vanno dalla sua morte alla sua resurrezione, i suoi poteri sono stati affidati al figlio Blacky, che ha assunto il nome di Yama e ha portato avanti la vendetta del padre, ma con scarsi risultati e finendo addirittura malato di mente.
IL DOTTOR WEYLAND
L’albo di oggi si apre proprio con Yama, i cui sogni rievocano quella che sarebbe potuta essere la sua vittoria contro Tex e i suoi pards, ma si tratta solo di un sogno. Nella realtà, il suo corpo è stato tratto in salvo dal servo Mandip che lo ha portato al Black Mountain Asylym. In questo luogo, Yama è ricoverato dal dottor Weyland, il quale si scopre subito essere Mefisto che usa il manicomio come copertura. Nel frattempo, Tex e i suoi pards scoprono che uno dei criminali che hanno appena catturato, il macellaio Gradmore, è stato internato al Black Mountain e ben presto diviene uno dei servi di Mefisto. Quando assistono ad un caso di follia rapidamente risolto dal professor Arthur Crane, nuovo assistente all’Asylum, Tex, i pards e il loro amico Tom Devlin, capo della polizia di San Francisco, decidono di indagare su quanto avviene fra le mura del manicomio.
LA STORIA
Mauro Boselli mette in piedi una trama che sembra uscita direttamente dalla serie televisiva American Horror Story: Asylum, anch’essa ambientata all’interno di un manicomio criminale. Come da consuetudine della narrazione boselliana, sono presenti numerosissimi personaggi e la figura di Tex non ha quella centralità che vedremmo in altre occasioni, ma in questo caso quasi non ci si fa caso, anzi, si rispetta una certa tradizione: nelle storie dedicate a Mefisto e Yama, il primo albo prevede sempre un ampio spazio dedicato ai due stregoni, con Tex e i pards che sono relegati ad un ruolo di secondo piano.
I DISEGNI
I disegni dei Cestaro sono perfettamente in linea con le lugubre atmosfere gotiche e horrorifere. I vari abitanti del manicomio assumono tratti somatici inquietanti e ai due fratelli bastano pochi tratti per trovare l’espressione giusta che fa scendere un brivido di terrore lungo la schiena del lettore. Boselli ha preparato per loro una sfilza di scene memorabili: scale a chiocciola, sotterranei oscuri, riti demoniaci, inseguimenti nelle fogne e scorci dei regni oscuri. Una sequela di scene horror impreziosite dal bianco e nero netto dei due fratelli che in questa storia segnano il loro definitivo distacco dagli esordi simil-Claudio Villa. Da tempo hanno intrapreso una strada sempre più personale che li ha resi un duo dal tratto unico all’interno del panorama fumettistico italiano.
CONCLUSIONI
Albo decisamente interessante che delinea già l’inizio di una storia interessantissima ed “anomala” per la testata, seppur avente protagonista il nemico più importante del ranger dalla casacca gialla. Aspettiamo, quindi, con ansia i risvolti futuri.
Alla prossima,
Marcello