SUCCESSION – guerra di “successione”

Chiunque abbia un minimo di conoscenza più approfondita del mondo delle serie tv (andando oltre le quasi sempre piatte produzioni nostrane) e si diverta a tifare per il suo programma preferito nelle varie premiazioni annuali che si susseguono a inizio anno, non può non essersi imbattuto in questo titolo della HBO tanto netto quanto suggestivo.

Succession - Serie TV (2018)
da sinistra: Kendall, Roman, Logan, Shiv, Connor.

SUCCESSION negli ultimi anni è stata la serie di riferimento, infatti con “sole” 4 stagioni è stata capace di vincere ben 3 Emmy Awards e 3 Golden Globes per la migliore serie drammatica, senza contare altri numerosi premi e candidature per la produzione e i singoli interpreti.

Messa cosi viene subito voglia di sapere quale storia racconta questa serie tv! Vediamolo insieme.

TRAMA

La serie segue la famiglia Roy composta dal patriarca Logan, la moglie Marcia e i quattro figli (Kendall, Roman, Connor e Shiv) avuti da due precedenti matrimoni, che controlla la Waystar-Royco, uno dei più grandi conglomerati di media e intrattenimento del mondo.

Raggiunta ormai una veneranda età, e complice anche qualche piccolo acciacco di salute, Logan è prossimo a lasciare le redini dell’azienda ad uno dei suoi figli.

Ma quale sarà il fortunato erede? Chi dei 4 riuscirà a convincere il padre di essere più meritevole degli altri?

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CONSIDERAZIONI

La serie ruota sostanzialmente intorno a questa unica grande domanda che ci accompagnerà dal primo all’ultimo episodio, e nel mezzo tanti doppiogiochismi, cambi di prospettive, di alleanze e di idee dal valore di miliardi di dollari.

Succession è una serie che gira intorno alle dinamiche e le strategie aziendali della Waystar-Royco gestite abilmente dalla famiglia Roy per riuscire a diventare padroni del mondo dell’informazione.

Parla solo di questo? Non proprio, perchè i personaggi hanno il tempo di essere approfonditi, e seppur le loro vite private siano marginali sullo schermo, riescono comunque ad avere un impatto importante sulle loro decisioni “lavorative”.

Succession è una serie scritta divinamente, che si prende i suoi tempi, che punta (a ragion veduta) sulla recitazione impeccabile degli attori che interpretano una sceneggiatura semplice ma complessa allo stesso tempo.

Nonostante tutto, credo sia la prima volta in assoluto in cui non sono riuscito a empatizzare con nessun personaggio, nemmeno mezza volta per sbaglio.

Sarà per la sostanziale differenza di credito sul conto in banca, oppure perchè nella mia famiglia c’è amore e rispetto…proprio non saprei.

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CONCLUSIONI

Alla fine mi sento di dire che “Succession” non è una serie per tutti i palati.

E’ una serie lenta e le va dato del tempo per capirne il vero valore, e abbandonarla prima della fine della prima stagione equivale a non averla mai cominciata.

Ma se avete pazienza e fiducia, vi ripagherà come poche altre drama series in circolazione.

La consiglio ai pazienti, a tutti quelli che non vogliono tutto e subito, ma si accontentano di un piccolo frammento alla volta sulla quale ricamarci sopra teorie e idee che verranno puntualmente stravolte ogni 2 episodi!

Questo è il modo in cui l’ho vissuta io, venendo poi “ripagato” con un finale che forse avrei dovuto aspettarmi fin dall’inizio…o forse no!

E voi? la conoscevate? La inizierete? Fateci sapere cosa ne pensate, io nel frattempo vi lascio il trailer qui sotto.

Ci leggiamo come sempre al prossimo articolo,

Elessar.

(piattaforma streaming = Sky / voto personale = 8,5)

P.S.

confesso di essermi convinto a vederla dopo aver visto la parodia dei Griffin stagione 20 episodio 14.

3,0 / 5
Grazie per aver votato!

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