Samuel Stern – Il quinto comandamento

Samuel Stern continua imperterrito il suo cammino editoriale, diventando a ragion veduta una delle testate di riferimento in edicola.

E continua a farlo col meraviglioso albo in edicola, il numero 27 dal titolo “Il Quinto Comandamento”.

Ovvia conseguenza che il tema centrale dell’albo fosse La morte, “Non Uccidere” appunto. Una tematica delicata, sapientemente trattata da Andrea Guglielmino, che riesce a toccare le giuste corde. Il diritto alla propria morte, dibattito da anni aperto in Italia come in altri paesi del mondo viene affrontato attraverso la storia di Jerome, amico di altri tempi di Duncan.

il passato di duncan

Gianmarco Fumasoli e la sua ciurma ci hanno abituato al loro centellinare, attraverso gli albi, la storia del rosso e dei coprotagonisti della serie. Il passato dei personaggi è una matassa che piano piano viene sbrogliata, senza mai esagerare e riservando per gli albi a venire ulteriori elementi. Un lavoro certosino, certo, ma davvero efficace per non spiattellare tutto e subito al lettore.

In questo albo, in particolare, scopriamo qualche ulteriore dettaglio circa il turbolento passato di Duncan. Un passato legato all’IRA e l’indipendentismo irlandese, tema già noto agli affezionati lettori di Dylan Dog. E’ proprio nel suo passato che incontriamo Jerome, protagonista dell’albo. Vicissitudini legate alla lotta armata dell’IRA porteranno Jerome ad una disabilità parziale, aggravata nel presente dal un ictus.

UNA QUESTIONE ETICA

Le due problematiche fanno sorgere nell’uomo il proprio demone che, impossessandosi dell’uomo, ne ripristina le funzionalità motorie, liberandolo da quella prigione che era stato per decenni il suo letto.

La coppia composta da Samuel e Duncan si trova per la prima volta davanti a un caso finora isolato: il demone ha ridato una vita normale al corpo che lo sta ospitando, liberandolo dalla paralisi e dal male che lo stava uccidendo. La scelta è: liberarlo da demone e condannarlo alla dolorosa fine delle proprie carni o lasciare che il demone lo lasci in vita e resti esso stesso libero dal potere degli esorcisti?

Come dicevamo nell’introduzione un tema delicato brillantemente utilizzato al servizio della narrazione. Un quesito etico che da sempre divide i popoli: scegliere il proprio momento di uscita dal palco. Ma la domanda è: chi decide? “Il cervello, la paura, la spossatezza o la mia artrite?” Cosi Angus, negli appunti dal Derryleng ci introduce alla storia.

disegni

Una menzione particolare va a Annapaola Martello, già vista sul numero 10 “L’altro inferno”. Il suo tratto infonde alla storia la giusta atmosfera, alternando toni decisi e ben dettagliati per il presente a sfumature più eteree per i flashback con ottimi risultati. Speriamo di rivederla presto ancora tra queste pagine.

L’albo, divorato come sempre, è davvero fruibile oltre che , come già detto, di enorme coraggio per tematiche trattate.

Alla prossima,

Marcello

 

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