Il numero di cui andiamo a parlare aggiunge alla continuity narrativa del demonologi di Edinburgo spessore e qualità. La fitta trama costruita da Gianmarco Fumasoli & co. ci sta dimostrando, mese dopo mese, che dietro il primo fumetto seriale di Bugs Comics c’è il lavoro di persone dalle innate capacità narrative e comunicative.
LA TRAMA
Questo numero 17 di Samuel Stern “Il regno”, in forte continuity con i numeri 3 (Legione, citato nell’albo) e 12 (La casa delle farfalle), aggiunge tasselli all’intricata storia personale di Samuel. In questo albo Massimiliano Filadoro ci mostra altri frammenti della storia (per ora) oscura di Samuel, con una fugace e distorta apparizione della madre.
Josy Crandall, aspirante attrice, riesce a fuggire dal set di uno snuff movies. Sulle tracce dei registi dell’orrore si metterà Foster Cranna, agente di polizia già noto ai lettori della testata. Josy, traumatizzata dall’esperienza vissuta, crederà di essere impossessata. Ragion per cui l’agente di polizia riterrà opportuno chiedere ausilio a Samuel e Padre Duncan.
Le vicende dei protagonisti prenderanno però dei risvolti inaspettati, affrontando in chiave horror aspetti sociali drammatici ed attuali.
LE TEMATICHE
Samuel Stern ha magnetizzato l’attenzione di molti lettori per un motivo principale: parlare di argomenti scottanti, talvolta scomodi, senza sembrare mai fuori luogo, inadeguato. Nei quasi due anni editoriali abbiamo imparato che i veri demoni vengono dall’interno dell’animo umano e che spesso le persone più indifese ed emarginate sono proprio quelle che sviluppano per prime il “proprio demone interiore”. La chiave di lettura è evidente, ed è molto più concreta e vera della controparte soprannaturale.
Josy a pag. 59 recita: “La cosa orribile è che non sentivo niente…niente Samuel. Come se l’anima mi fosse stata strappata”. Nel leggerla non ho potuto fare a meno di pensare alla generazione di ragazzi che, sentendosi vuoti, senza stimoli, senza aspirazioni, cadono vittima delle famose challenge in internet, tristemente divenute note di recente a tutti. Unico modo, il loro, per sentirsi vivi, per essere protagonisti mentre dall’altra parte dello schermo o dello smartphone, un esercito di “seguaci” dal volto oscuro osserva. Un esercito di ombre, proprio come quello di pag. 72.
Un mondo, quello di internet, dove ognuno di noi può crearsi “una simulazione di realtà, la costruzione di un piccolo mondo”, dove ognuno di noi può essere ciò che vuole.
LA CONTINUITY
Come già accennato in precedenza, la continuity di Samuel Stern è sempre stata il suo punto di forza. Tutto è distribuito e centellinato alla perfezione. I personaggi principali, cosi come quelli secondari che si avvicendano nelle varie storie, formano un tessuto narrativo vivente ed armonioso. Nulla stona, e se qualcosa resta in sospeso state pur certi che presto saprete il perché! E’ un lavoro, quelli di Bugs Comics portato avanti con grande professionalità, e con una programmazione delle storie sicuramente accurata. Non vediamo l’ora di leggere i prossimi numeri!
DISEGNI
Menzione particolare va fatta per i disegni di questo albo. Siamo abituati a vedere, mese dopo mese, alternarsi disegnatori di altissimo livello che donano alle storie ancora più realismo e orrore. Ma questo mese Vincenzo Acunzo disegna una storia cupa e orrorifica senza eguali. L’uso delle ombre è superbo cosi come il tratto “distorto e di disagio” utilizzato per le scene ambientate nel Regno.
Anche stavolta non ci resta che attendere con trepidazione il prossimo numero.
A presto,
Marcello