Road to G.I. JOE: Scarlett – Recensione

Shana “Scarlett” O’Hara è pronta a tutto. Anche a infiltrarsi nella roccaforte del temuto clan Arashikage, nel cuore del Giappone, per affrontare la missione più pericolosa della sua intera carriera. Un’operazione segreta che la costringerà a fare i conti non solo con un nemico letale, ma anche con il proprio passato: sulle tracce di Jinx, un tempo sua alleata e ora killer del clan, Scarlett dovrà attingere a ogni sua abilità per sopravvivere e scoprire la verità. Perché dietro i silenzi degli Arashikage si cela una minaccia capace di sconvolgere gli equilibri di potere a livello globale.

Road to G.I. JOE: Scarlett – saldaPress

Road to G.I. JOE: Scarlett, scritto da Kelly Thompson e impreziosito dai disegni di Marco Ferrari (con i colori di Lee Loughridge), segna il ritorno in grande stile di uno dei personaggi più amati dell’universo G.I. JOE. Un volume che non solo approfondisce il lato più umano e ombroso della rossa combattente, ma contribuisce ad arricchire l’Energon Universe, l’ambizioso progetto narrativo targato Skybound e supervisionato da Robert Kirkman, che intreccia le storie dei Transformers, dei G.I. JOE e di nuove, avvincenti creazioni.

La Scarlett scritta da Kelly Thompson è protagonista di una spy story adrenalinica e perfettamente costruita, ricca di azione, intrighi e tensione. Una narrazione capace di unire l’intensità del racconto d’infiltrazione con una solida caratterizzazione del personaggio, che si muove in equilibrio tra sensualità e determinazione. Thompson riesce con efficacia a intrecciare il passato personale di Scarlett con gli eventi narrati nel volume, rendendo la protagonista tridimensionale e profondamente umana.

Sin dalle prime tavole si percepisce l’alta posta in gioco: la missione di infiltrazione nel clan Arashikage è pericolosa e tesa, e l’autrice gioca bene con il ritmo e l’atmosfera. L’apertura, che omaggia in modo piuttosto evidente Metal Gear Solid e l’iconica sequenza di Shadow Moses, è una vera chicca per gli appassionati: chi coglie il riferimento, avrà certamente provato un brivido di nostalgia. Non manca neppure la strizzata d’occhio ad Apocalypse Now, ormai citato ovunque, ma che qui funziona come una spezia familiare in un piatto ben cucinato.

Road to G.I. JOE: Scarlett – saldaPress , iconica scena iniziale che strizza gli occhi ai fan di MGS

Quello che è certo è che Road to G.I. JOE: Scarlett, insieme ai volumi dedicati a Cobra Commander, Destro e Duke, contribuisce in modo determinante alla ricostruzione dell’identità dei G.I. JOE all’interno dell’Energon Universe, l’ambizioso universo narrativo condiviso di Skybound e Hasbro. L’albo è ben strutturato, con una scrittura solida e capace di dare spessore ai personaggi, pur mantenendo un ritmo sempre serrato.

Scarlett, forse più di altri protagonisti dell’Energon Universe, appare qui meno legata direttamente agli altri filoni narrativi di Transformers e G.I. JOE, risultando leggermente più autonoma. Tuttavia, questa autonomia non le toglie forza, anzi: il focus sulla sua missione, sui suoi demoni interiori e sul suo passato dà al racconto un tono personale e coinvolgente, perfettamente in linea con lo spirito delle grandi spy story moderne.

Road to G.I. JOE: Scarlett – saldaPress

Il comparto grafico, affidato all’italiano Marco Ferrari è fresco, dinamico, adrenalinico. I suoi personaggi femminili sono allo stesso tempo sensuali ed accattivanti, tridimensionali come la storia costruita intorno a loro. Le espressioni sempre azzeccate, i villain ben strutturati e perfettamente in linea con l’universo narrativo. Il suo lavoro su Scarlett è straordinario e, proprio di questo, abbiamo parlato nell’intervista che trovate qui sotto, tenuta al Napoli Comicon 2025.

Scarlett è, per concludere, una lettura imperdibile per chi sta seguendo l’evoluzione dell’Energon Universe, ma anche per chi ama le storie di spionaggio con personaggi ben scritti, atmosfere tese e una protagonista carismatica. Una storia che trova sua dignità anche se letta a se stante, non forzatamente legata a tutto il resto, ma che mantiene comunque quel trait d’union (L’Energon) per renderla coerente.

Il mondo dei G.I. JOE sta finalmente prendendo forma… e noi non vediamo l’ora di scendere in campo con loro.

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