Quando tutto diventò blu – Quando la lotta è contro se stessi.

Amici di Penna di Corvo bentornati!

Oggi sono qui per parlarvi di un fumetto di Alessandro Baronciani, edito da Bao Publishing nel 2020, dal titolo Quando tutto diventò blu.

L’opera vede come protagonista Chiara, una giovane ragazza con molte paura, più di tutte quella di ammettere di avere un problema.

L’evento scatenante è la scomparsa di uno degli amici di Chiara a causa di un tumore. Marco, questo il suo nome, ci lascia un importante messaggio, ovvero quello di lottare e di pensare sempre positivo…fino alla fine!

La storia la definiremmo come un “diario a fumetti” con capitoli separati non da un titolo bensì da un disegno che rappresenta ciò di cui si andrà a parlare in quel capitolo, come ad esempio l’utilizzo di farmaci.

Nello specifico, quello di Chiara, è un viaggio attraverso i vari stadi che si manifestano quando si soffre di crisi di panico ed attacchi di ansia. Un problema che sempre più si manifesta in persone di tutte le età, giovani soprattutto.

Ci sono frasi e momenti davvero illuminati che portano il lettore a riflettere. Uno tra tanti è quello dove la protagonista si chiede da cosa scaturiscano i mal di testa, paragonandoli al mal di stomaco. Il paragone mi ha subito portato a pensare che se il mal di stomaco è indigestione di cibo il mal di testa non può che essere indigestione di pensieri.

Altro momento davvero forte è quello dove Chiara riconosce di soffrire di attacchi di panico. Il primo fondamentale passo per la guarigione è l’accettazione e non fuggire alla problematica vera. Un altro tema fondamentale è quello dell’ascolto. L’importanza di avere una persona che sappia ascoltare e con cui potersi sfogare, chiunque essa sia.

Ciò che aiuta Chiara ad intraprendere la giusta “Cura” è la figura dello psicologo. Figura che deve staccarsi dal luogo comune del medico dei pazzi e trasformarsi nella realtà: un professionista che può aiutarci a comprendere le strade della mente, ammettendo ciò che a volta facciamo difficoltà ad ammettere.

Infine c’è una tavola che a mio parere è di un bello incredibile per il messaggio che trasmette tra le righe, ovvero che le cose belle sono tante ed intorno a noi, basta solo avere la giusta finestra a cui affacciarsi. Da non trascurare i vasi disegnati sul balcone, dal vuoto e rotto alla pianta fiorita, quello che potrebbe sintetizzarsi in un percorso di rinascita.

Ciliegina sulla torta è l’inizio e la fine dell’albo che inizia e finisce in mare. Una metafora davvero stupenda. L’ansia e la paura ci affondano in un’oscurità “profonda”, ma nel momento in cui riusciamo ad affrontarle e a riconoscere la prospettiva cambia. La stessa acqua che ci spingeva giù ora ci sostiene e aprendo le braccia più che galleggiare sembra di volare in un cielo blu mare!

La scelta del titolo dell’albo è emblematica. Lo stesso colore viene utilizzato per tutto l’albo, che è completamente di colore blu.

Il tema a mio parere è trattato in maniera magistrale e può essere un validissimo strumento di supporto per aiutare le persone ad intraprendere lo stesso percorso della protagonista. Riconoscere ed affrontare i problemi e cercare di risolverli.

Un lettura Amici miei che colpisce nel segno e che merita di essere fatta!

Un abbraccio “Senza Cera”

J-Crow

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