“Per la prima volta, Paolo Bonolis svela il suo mondo oltre lo schermo in un diario intimo e ironico alla ricerca del senso della vita.”
In “Perché parlavo da solo” Bonolis si racconta, e quella che potrebbe sembrare semplicemente l’autobiografia di un personaggio famoso è, già dall’incipit del libro, la condivisione semplice e diretta di riflessioni intime e pensieri profondi.
È un viaggio con lo stesso Bonolis nel suo flusso di coscienza; percorso con leggerezza ed accettazione, due concetti a cui il conduttore fa spesso riferimento all’interno delle pagine.
<< Leggerezza ed accettazione sono antibiotici per l’esistenza
(…) riducono la massa delle difficoltà e spesso ne chiariscono le soluzioni.>>
TEMATICHE
Diverse sono le tematiche su cui egli stesso riflette e su cui vuole farci riflettere. Il suo modo di esprimersi rende la lettura piacevole e a volte anche divertente, nonostante tocchi argomenti molto profondi, ricchi di significato e intimi.
<< “La vita è uno stato mentale” è la frase che più mi ha commosso al cinema, alla fine del film Oltre il giardino, perché è quello che i miei genitori mi hanno sempre insegnato: vuoi essere felice? Puoi esserlo.>>
<<…Loro lo sanno: la felicità. Abbiamo tutto per trovarla e ci sfugge di continuo. Crediamo che abbiano meno, e invece la tengono sempre stretta tra le mani. Basterebbe seguirli, viverli e copiarli…>>
Che dire! È sicuramente un libro da leggere e da tenere in libreria, anche perché acquistandolo contribuite a sostenere il Ce.R.S., nello specifico il progetto Adotta un Angelo .
Alla prossima!
Olm_ix
Info:
Autore: Paolo Bonolis
Editore:Rizzoli
Collana:Varia
Anno edizione: 2019In commercio dal: 1 ottobre 2019
Pagine: 336 p., Rilegato