Pennadicorvo incontra ANTONIO NYO CORSI

Diamo il benvenuto su Pennadicorvo a Antonio Nyo Corsi, autore e disegnatore di grande talento che nasce come animatore 2d. Da circa un anno è entrato a far parte del collettivo One Comics e recentemente ha autoprodotto la sua opera Nyo – Il Piccolo Principe che abbiamo avuto il piacere di leggere e di parlarvene qui nel nostro blog. (Qui l’articolo)

Ma passiamo subito alle domande per conoscerlo meglio e conoscere il suo lavoro:

Innanzitutto Antonio grazie di averci regalato un po’ del tuo tempo per questa intervista, cominciamo col presentarti ai lettori di pennadicorvo….raccontaci un po’ chi sei:

Ad oggi paragono la mia vita a quella raccontata de “Il Piccolo Principe”, vengo anche io da un altro pianeta… piccolo e fatto di poche cose essenziali. La mia rosa però non è il fiore del racconto ma l’arte che ha sempre condizionato le mie scelte di vita e spesso somiglio all’aviatore sopravvissuto piuttosto che al bambino alieno.

Ho frequentato L’istituto d’arte Filippo Palazzi a Napoli e ogni tanto bazzico ancora all’accademia di belle arti per vedere tra ex colleghi, allievi e amici.

come sei arrivato a fare questo lavoro?

L’ho sempre fatto. Ho iniziato a disegnare da bambino. Da sempre scarabocchiavo interi quaderni di scuola. Poi Nell’89, con l’uscita della sirenetta nelle sale cinematografiche cominciai a trasformare gli stessi quaderni in flipbooks. Ma solo nel 2020 ho cominciato ad animare con un vero team di professionisti, grazie a Franco Bianco, CEO di matitanimata e storico animatore di lupo Alberto. Coi fumetti e stato un parallelo da free lance, mandavo le mie storie a @cobcorsi e fumetti.

Tu leggi fumetti e se si quale genere preferisci?

Le graphic novel sono la mia lettura preferita, però amavo Dylan dog, Nathan never, gli x man, roba da duro, però impazzivo per bishojo senshi sailor moon. Lo amo ancora. Comunqie adoro i drammi apocalittici.

Tu fai parte del collettivo One Comics, come è nato questo progetto?

È un collettivo di 8 artisti fumettisti che si autoproducono. Il fondatore è Luigi D’Arpino, detto Trattoforte. È lui il catalizzatore. Lui ci ha riuniti già da più di un anno. È un progetto atto a tutelare i nostri lavori e a diffonderli con più semplicità, sia sul web che alle fiere. Con loro mi trovo bene. Ci aiutiamo moltissimo. Ci confrontiamo. Uniamo le idee.

Ora parliamo un pò del tuo ultimo lavoro, Nyo – Il piccolo principe, come è nata questa tua opera?

Ho letto per la prima volta il piccolo principe grazie a mio marito… Me lo ha consigliato lui. Quando l’ho letto ne sono rimasto letteralmente coinvolto, non so se l’autore volesse veramente dire così tanto con questo racconto apparentemente semplice, so solo che con me ci è riuscito. Vedevo me nel tormento dell’aviatore e ancora me nei dilemmi del bambino, per cui ho sentito l’esigenza di raccontare il mio viaggio, vestendomi dei panni di quei personaggi. Volevo raccontarmi e far conoscere l’entusiasmo che mi ha trasmesso questo libro, non imitandolo ma facendolo mio.

Per i personaggi e la storia di Nyo – il piccolo principe ti sei ispirato a qualcuno o a qualcosa? (A parte il romanzo di Antoine De Saint-Exupéry)

L’aviatore l’ho caratterizzato facendolo somigliare a Fabio, mio marito, donandogli però un vezzo che  lui non ha, il diastema. Il tormento psicologico dei due protagonisti pero e tutto mio, sia dal punto di vista maternale che da quello spirituale.

Hai qualche aneddoto particolare in merito a questa tua opera da raccontarci?

Avevo realizzato questo lavoro con solo 24 tavole e volevo finisse li, poi mi contattò kundacomics che mi chiese di pubblicarlo con loro e da lì ho iniziato anche altri progetti editoriali. Mentre finivo si sono resi conto che non seguiva proprio le loro linee, così mi hanno detto che non l avrebbero pubblicato.
Mi sono sentito solo e disperso, come Nyo nel deserto. Però qiesta cosa non mi ha fatto mollare. Ho portato comunque i miei progetti con Kunda avanti e anche il mio Nyo.
Alla fine autopridurmi non è un dramma. È un opportunità.

Qual’è la parte che preferisci fare, l’autore o il disegnatore?

A me piace narrare storie. L’animazione non ti consente di dire tutto, perché il processo è troppo lungo e faticoso per affrontarlo da solo. I miei fumetti mi permettono di fare quello che ho sempre sognato di fare, narrare Favole. Mi considero un autore con mano da disegnatore.

Il tuo sogno nel cassetto lavorativamente parlando?

Far conoscere i miei fumetti a tutti.
Essere apprezzato come artista.
Vedere i miei volumetti in libreria.
Vedermi riconosciuto.
Progetti futuri?
Per ora mi sto dedicando alla promozione del mio piccolo principe, questo mi prenderà per molto tempo, non voglio che il progetto muoia appena nato. Per cui devo seguirlo finché posso. Dopodiché ho una valanga di idee e stanno per diventare un altro racconto che spero coinvolgerà di più, spero anche le cose editrici. Dentro la mia nuova storia ci sarà Eva.
È non è tutto così semplice come si può pensare.
Ringraziamo ancora Antonio per il tempo che ci ha dedicato e per le interessantissime cose che ci ha raccontato.

Alla prossima…

Pat76 (IG: patperfetti) https://www.instagram.com/patperfetti/

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