
Charles Weller, analista addetto a decriptare codici per la CIA, perde la moglie, vittima di un attentato terroristico. A quel punto, decide di cercare la sua personale vendetta, andando contro alla sua stessa Agenzia.
Il cast è di quelli importanti, con protagonista Rami Malek – in cerca di un nuovo ruolo di rilievo dopo la premiata performance in Bohemian Rhapsody – affiancato da Laurence Fishburne, che il grande pubblico continua ad associare a Morpheus della saga di Matrix.
Un film di spionaggio con i classici canoni del genere.
Un film di spionaggio che segue i canoni classici del genere. Gli amanti delle spy story non resteranno delusi: la trama è costruita con tutti gli ingredienti giusti.
Abbiamo l’uomo “normale”, infatti il titolo originale del film è proprio The Amateur (il dilettante). C’è la moglie “perfetta” che viene uccisa brutalmente e senza un vero perché. C’è la CIA, con i suoi “cattivoni” pronti a violare le regole per “salvare la Nazione”, commettendo però nefandezze in giro per il mondo.
E poi ci sono loro, i terroristi senz’anima, mercenari che operano in un mondo grigio, spesso al soldo di Paesi apparentemente “buoni”, laddove le operazioni non autorizzate non vengono certo eseguite dagli 007 ufficiali.
Anche le location sono le “classiche” città che ti aspetti in un film di spionaggio…e dunque Londra, Parigi, Istanbul, Madrid, con una puntatina a Marsiglia ed una nel baltico russo che ci sta sempre bene.

Cosa non ci convince (attenzione spoiler) ovvero dove stanno le novità?
Chi legge le nostre recensioni sa che non siamo indulgenti con i film che recensiamo.
Noi vi diciamo sempre che l’ultima parola spetta a voi. Perché i film, al di là delle critiche (anche le nostre), vanno visti. Solo così potrete farvi una vostra opinione personale.
Detto ciò, ecco cosa secondo noi non funziona in Operazione Vendetta.
In primis, come abbiamo già detto per tante altre opere, anche di generi differenti, si tratta dell’ennesimo Déjà-vu, poiché il film non aggiunge nulla nella sua trama e dunque non fa che ripetere schemi e sviluppo degli intrecci già visti più e più volte.
Come già detto per molte altre opere, si tratta dell’ennesimo déjà-vu.
Il film non aggiunge nulla alla tradizione del genere e si limita a riproporre meccanismi e intrecci già visti più e più volte.
Il protagonista cerca vendetta, come tanti altri prima di lui.
È un uomo comune, senza particolari doti fisiche o militari. Non è un combattente esperto, né un agente addestrato. Ha solo un talento nascosto da bombarolo informatico.
E quanti ne abbiamo già visti, al cinema, di “normali” che diventano giustizieri per vendicare l’amore perduto?
La scelta di Rami Malek: un volto da intellettuale
In questo senso, la scelta di Rami Malek è azzeccata.
Serviva un attore dall’aspetto asciutto, con un’aria vagamente intellettuale, capace di interpretare un nerd dei computer. Uno di quelli che possono dirti quante volte sei andato in bagno o dove hai parcheggiato l’auto, senza mai muoversi dalla scrivania.
Durante il film, molti personaggi gli dicono: “Non hai la faccia da killer!”
E viene spontaneo pensare: “Peccato non gli abbiano detto ‘Hai la faccia da buono!'”, così avrebbe potuto rispondere come Oscar Pettinari in Troppo Forte:
“Che c’ho io? La faccia da buono?!”
Sarebbe stata una chicca per il pubblico italiano. Ma, ovviamente, capiamo che Verdone non sia un riferimento conosciuto all’estero.
Non è nemmeno una novità che il protagonista venga sottostimato dai suoi superiori, tanto che gli viene perfino detto “se facessi a braccio di ferro con una vecchia perderesti!”. Lui non si da per vinto, e complice le abilità imparate grazie al suo addestratore interpretato da Laurence Fishburne, riuscirà a compiere la sua vendetta. Dunque ci sarà anche il lieto fine per accontentare la maggior parte del pubblico.

Personaggi piatti e villain senza carisma
Dunque un film che sappiamo già come evolverà e come finirà, ma c’è di peggio: i personaggi non hanno alcun spessore. Di loro non sappiamo nulla del loro pregresso né come sono interiormente. Così sono e così restano, non evolvono, non sono ambigui, nulla, nessuna sorpresa. Senza contare che di solito il personaggio del villain è spesso colui che nobilita il film e lo fa ricordare.
L’antagonista (che tanto piaceva proprio ad Oscar Pettinari!) consente ad un attore di interpretare un personaggio complesso, con un’anima profonda e tormentata, e dunque spesso per emergere di preferisce calarsi nei suoi panni piuttosto che in quelli del protagonista.
Nel primo Mission Impossible, vero capostipite di tutti i film “moderni” sullo spionaggio, il vero colpo di scena è legato proprio al cattivo interpretato dal mitico Jon Voight. Non parliamo di 007, dove poiché James Bond (e le bond girls) sono sempre uguali a loro stessi/e la vera novità dei vari film della saga è sempre stato proprio il cattivo, e se lo sarebbe dovuto ricordare proprio Rami Malek che ha interpretato l’ultimo antagonista nel Bond finale con Daniel Craig.
Troppi cattivi
In Operazione Vendetta, invece, non abbiamo un solo cattivo ma una serie di figure negative.
E quando la malvagità si frammenta, si perde impatto.
Da un lato ci sono agenti CIA corrotti che organizzano missioni non autorizzate per il “bene” del Paese.
Dall’altro, un gruppo di terroristi: i primi tre sembrano quasi sprovveduti (visto come muoiono), e il quarto, quello che ha ucciso la moglie del protagonista, non è nemmeno così cattivo.
Anzi, sembra solo cinico. E non ha neppure un’estetica da vero villain.
Non solo dunque non ci sono novità ma nemmeno epicità, ed il finale con lieto fine è forse la cosa più stucchevole. Il nostro analista bombarolo infatti non uccide l’assassino della moglie ma lo fa banalmente arrestare e può dedicarsi a pilotare un piccolo aereo che proprio la sua dolce metà gli aveva regalato prima della dipartita.
Non sarebbe stato meglio invece un duello vecchio stile con uccisione finale del villain o magari perfino il suicidio dell’eroe che una volta compiuta la sua personale missione capisce che tanto nella sua vita è solo e senza lavoro?
A voi il giudizio finale, come sempre! Buona visione.