Finalmente il premio Oscar per il miglior film è arrivato in Italia.
Dopo averne solo sentito parlare, dal 30 aprile “NOMADLAND” è disponibile non solo al cinema (dove ha vinto al box office alla sua prima settimana in sala) ma anche sul vostro televisore se avete un account Disney+.
La pellicola ha fatto incetta di nomination (ben 6), riuscendone a vincere 3, tutti di primissima fascia:
- Miglior Film
- Miglior regista a Chloé Zhao
- Miglior attrice protagonista a Frances McDormand
Per quest’ultima è addirittura il terzo Oscar personale come attrice (il che la porta a eguagliare un’altra collega immensa, Meryl Streep).
La McDormand divide anche il premio al miglior Film con Chloè Zhao, la regista e sceneggiatrice del film, perchè entrambe figurano come produttrici del film.
TRAMA
Fern è una donna di mezza età che successivamente alla grande recessione nata negli Stati Uniti, tra il 2007 e il 2013, perde il lavoro e si trova costretta a spostarsi tra gli stati occidentali per lavoretti a tempo determinato.
Il suo furgone diventerà più che un mero mezzo di trasporto, sarà per Fern invece una casa, un riferimento, l’unica certezza che le resta in una vita da nomade.
Durante il suo vagabondare, farà la conoscenza di molte altre persone che si trovano in balia dello stesso stile di vita, armati fino ai denti di un inguaribile ottimismo e positività che li accompagna in un viaggio senza fine.
DI COSA PARLA NOMADLAND?
Mentre vedevo questo film ho pensato subito a quanto ossimorico potesse essere il titolo.
Seppur di nomadi si tratta, io non riesco a non vedere in Fern un’appartenenza a questa vita che non merita (non augurerei a nessuno di avere come bagno un secchio da 20 litri).
Un’appartenenza radicata a un saldo e sedentario modo di essere e di vedere la vita che sono la forza di questa donna forte e incrollabile.
CONCLUSIONI
Probabilmente non il migliore tra i candidati di quest’anno, secondo i miei personalissimi gusti ovviamente.
Ritengo “Mank” un film più riuscito (sono un fan di Fincher), e “Sound of metal” anche ha qualcosa in più del film della Zhao.
Con questo però non voglio assolutamente dire che il film non sia valido, solo che non vi avvicinate aspettandovi un ritmo elevato e una narrazione accattivante perchè restereste delusi.
Frances McDormand riesce con la sua splendida interpretazione a farci immergere in questo mondo completamente ignorato ai più (sottoscritto compreso).
Le note di Ludovico Einaudi inoltre ci permettono una esperienza cinematografica completa.
Vi lascio col trailer del film, fateci sapere cosa ne pensate.
Ci leggiamo come sempre al prossimo consiglio,
Elessar.
(voto personale: 7 / piattaforma: Disney+)