Dopo una prima stagione piena di colpi di scena, tra scontri di civiltà, fedi che crollano come macigni, magia e battaglie sanguinolente, torna in libreria e fumetteria Nero, la serie ideata dai fratelli Mammucari di cui vi abbiamo già parlato.
Dove eravamo rimasti?
Gli sforzi congiunti degli eserciti musulmani e cristiani hanno dato i loro frutti, aiutando NERO a sigillare per sempre il Pozzo dei Djinn.
Senza più invasioni di orde demoniache da fronteggiare, finalmente gli uomini possono riprendere le armi per farsi la guerra tra loro. Eppure, la furia che un tempo spingeva Nero in prima linea sui campi di battaglia si è spenta. Non è più lo stesso.
Senza più una famiglia, una casa o una causa, sembra inutile restare in Siria. Persino la NIZARITA, l’unica donna che avrebbe potuto trattenerlo, è caduta nello scontro finale con i Djinn. Per questo Nero ha deciso di accompagnare il MERCANTE nel suo viaggio verso oriente, deciso a scoprire nuove terre in cui iniziare una nuova vita.
Nuovi e vecchi orizzonti
Non vedevamo l’ora di tornare in oriente, tra le arabeggianti città di Nero, con l’omonimo protagonista che, come dicevamo in apertura, ha messo da parte la sua vita precedente da guerriero e ha deciso di seguire il mercante. Anche se la storia vuole farci credere che sia stato davvero messo un masso sul passato, già da pag. 14 si percepisce che la vera natura di Nero non può essere tenuta in gabbia.
I due giungono a Samarcanda, città tanto bella quanto complessa per le dinamiche politiche e sociali che la contraddistinguono e da dove il mercante scappo dopo non meglio precisati “inconvenienti”. Sarà da li che per loro ripartirà tutto, dopo lo spettacolare (quanto tragico) epilogo della prima stagione.
In quest’ambiente ostile i due fanno la conoscenza di Saosyant, enigmatico benefattore che distribuisce cibo ai meno abbienti della città: un volto come quello non promette nulla di buono. Qualcosa, che scopriremo a fine volume, non quadra in quell’enigmatica figura.
Incontro decisivo
Roxanne
You don’t have to put on the red light
Those days are over
You don’t have to sell your body to the night
L’incontro che sarà il punto di svolta delle vicende dello strampalato duo, è l’incontro con Roxane, maîtresse della casa dorata e vecchia fiamma di Melchisedech, il nostro mercante. Per chi scrive l’assonanza con Roxanne, la prostituta protagonista della canzone dei Police è stata automatica ed una bella citazione.
I due, proprio alla casa dorata incontreranno Naser, con il quale cominceranno un rapporto “lavorativo”: dovranno recuperare, in giro per il paese, dei manufatti rari in cambio di (molto) danaro. L’escalation di pericolosità porterà, inutile a dirlo, il duo nei guai.
E la magia?
Il vero punto di forza, come dicevamo nel post sulla prima stagione, è stato quello di fondere il fattore storico a quello fantastico, mostrando dei demoni (i Djinn) come esseri verosimili, appartenente all’ordine naturale delle cose.
Gli elementi fantastici non mancheranno nemmeno in questo folgorante inizio di stagione, intrecciandosi con la ricerca dei manufatti di Nero e con il misterioso personaggio di Saosyant.
Il livello della serie si mantiene sempre altissimo, tra narrazione coinvolgente e coerente ed un comparto grafico che non sbaglia un colpo. Dal tratto, alla composizione della pagina, dal character design alla colorazione: Nero è una perla rara all’interno dell’universo Bonelli. Non lasciatevelo scappare.