“Mother House”: l’incubo che stavamo aspettando

Ci sono fumetti che disturbano, altri che inquietano… e poi c’è Mother House, un viaggio nell’orrore più intimo e disturbante, firmato da una squadra creativa super: Massimo Rosi alla sceneggiatura, Alberto Massaggia ai disegni e Lorenzo Palombo ai colori, per un gioiello targato Leviathan Labs.

La storia è tanto semplice quanto devastante: una madre opprimente, morta da tempo, torna sotto forma di creatura mostruosa e si annida nella casa lasciata in eredità al figlio e alla sua famiglia. Da qui parte una spirale di orrore, dove la casa, viva, pulsante, affamata, si nutre dell’energia dei suoi abitanti in un crescendo di tensione, body horror e suggestioni architettoniche da incubo.

Massimo Rosi orchestra una narrazione perfetta, che unisce il dramma familiare a un horror maturo e denso di sottotesti. Alberto Massaggia dà corpo e carne a una visione da incubo: le tavole deformano la realtà come la mente di chi vi è intrappolato, tra pareti e corridoi che prendono vita, il tutto rifinito magistralmente dai colori di Lorenzo Palombo.

Mother House è una lettera d’amore alle radici gotiche dell’horror, ma lo fa con una voce moderna, potente, personale. Se siete appassionati di Junji Ito, Cronenberg o delle atmosfere disturbanti di Hereditary, questo fumetto è per voi. Leviathan Labs colpisce ancora, e vome sempre fa centro!

Alla prossima…

Pat76 (IG: patperfetti) https://www.instagram.com/patperfetti/

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