Lo stile di King è coinvolgente e scorrevole come sempre, capace in certi tratti di tenerti incollato alle pagine, anche se ci sono dei momenti in cui la storia tende a rallentare e l’autore a ripetersi. L’originalità della storia e il mistero che la impregna, tuttavia, riescono a stimolare la curiosità del lettore e a spingerlo a non demordere anche nei tratti più lenti.
Trama:
L’Istituto ruota attorno alla giovane figura di Luke Ellis, ragazzino dodicenne dall’intelligenza talmente straordinaria da portarlo, anche ad una così giovane età, a presentarsi per i test d’ingresso di due importanti università contemporaneamente.
L’intelligenza, tuttavia, non è l’unica peculiarità a rendere speciale Luke.
Saranno proprio le sue “altre” doti a spingere una squadra di rapitori ad uccidere i suoi genitori, rapirlo e portarlo in una struttura detta “L’Istituto”.
<<Quello non era un campo estivo, tanto meno un’escursione didattica. Era un incubo, e voleva soltanto che finisse.>>
Numerosissimi sono i rimandi, alcuni più impliciti altri quasi del tutto espliciti, a libri precedenti dell’autore. Il testo, infatti, ricorda un mix di It e Incendiaria, ma ci sono riferimenti anche a Quattro dopo Mezzanotte, Shining, Mr. Mercedes.
<<Avevano bisogno solamente gli uni degli altri. Il mondo, con tutti i suoi problemi, poteva andare a farsi fottere.>>
Adattamento televisivo:
Il 10 settembre 2019 è stata annunciata la realizzazione di un adattamento televisivo del romanzo che sarà prodotto da David E. Kelley e Jack Bender.
Vi lascio con una domanda che io mi sono posta:
“A volte per compiere un bene superiore, si deve fare del male?”
Tengo per me la mia opinione, decidete voi da che parte schierarvi quando avrete tutti i pezzi in mano. Buona lettura!
Edizione:
Stephen King, L’Istituto, traduzione di Luca Briasco, Sperling & Kupfer, 2019, p. 564, ISBN 978-88-200-6828-8.
Un abbraccio
Olmix