E’ tempo di ritorno tra i banchi di scuola e noi di Pennadicorvo abbiamo pensato di proporvi, in questo nostro appuntamento settimanale, tre testi legati al mondo scolastico e agli indissolubili legami che si creano durante quegli anni di spensieratezza.
Il primo testo racconta, attraverso la quotidianità di bambini e insegnanti, un Paese che cambia. In primo piano ci sono loro: quelli che un tempo erano chiamati scolari.
Il secondo testo, di Alice Basso, è il suo primo libro per ragazzi. Ci sono delle storie da salvare, salite a bordo.
Infine Britta Teckentrup torna con un nuovo albo illustrato che parla a ragazzi e insegnanti e racconta la complessa realtà della scuola attraverso gli occhi di una undicenne dalla spiccata sensibilità.
Di seguito i titoli, le trame e i link utili per l’acquisto.
“I figli degli altri” di Nora de Luca
Trama
Quando si parla di scuola, ci si riferisce spesso a un luogo di formazione e crescita, ma raramente si riesce a cogliere la profondità delle esperienze vissute al suo interno. I figli degli altri di Nora De Luca, offre uno spaccato autentico e toccante di questo vissuto nella scuola italiana.
L’autrice è una maestra elementare che ha scelto uno pseudonimo per proteggere “la fatica di vivere nella scuola che ci accomuna tutti“, e il suo sguardo beneficia molto di questo, risultando autentico, unico e reale. Il libro che nasce dalla penna dell’autrice è un ritratto vivido e commovente di un Paese in continua evoluzione la cui istruzione, a partire dalle scuole elementari, si sta decomponendo.
I figli degli altri non è solo una raccolta di storie scolastiche, ma una finestra aperta su un mondo fatto di emozioni, sfide quotidiane e relazioni, ma anche di disagio e cruda realtà. Con una narrazione vivida e ritmata, De Luca ci invita a scoprire la realtà scolastica attraverso gli occhi di chi la vive ogni giorno, quelli dei bambini e degli insegnanti, ma anche tutto il personale ATA, mostrandoci come, anche nel caos e nelle difficoltà, vi sia una bellezza intrinseca nel prendersi cura dei “figli degli altri”.
“I fratelli difendieroi”, di Alice Basso
«I grandi classici per ragazzi che ci fanno leggere a scuola non mi piacciono!». Non proprio la frase giusta da pronunciare in una biblioteca. Ma a Tommy, undici anni, dispiace per i protagonisti che in libri come “Piccole donne”, “Mary Poppins”, “Oliver Twist”, “Heidi” e così via sono costretti a vivere mille tragedie. Sua sorella Lisa, tredici anni di buonsenso, prova a difendere gli scrittori, ma alla fine si convince anche lei. Ed è allora che la signora Borbotti, la bibliotecaria, non può più far finta di niente. Deve per forza trasformarsi. In cosa? Nella dea protettrice di tutti i libri che siano stati mai scritti sulla faccia della Terra e di altri diciannove pianeti, ovvio. Peccato che questa dea abbia le sembianze di un dragopiovra alto tre metri. Tommy e Lisa non credono ai loro occhi e poco dopo nemmeno alle loro orecchie. La bibliotecaria ha una missione per loro: entrare nelle storie che hanno criticato e, visto che ci tengono tanto, provare a salvare ogni protagonista dalla peggior disgrazia che gli capita nel libro. Una missione? Loro due insieme? Non è che vadano proprio d’accordo. Ma non c’è altro da fare, devono diventare “i fratelli difendieroi”. Si parte con “Il Piccolo Principe”, proseguendo con “Piccole donne”, “Pinocchio”, “Peter Pan” e “Le avventure di Huckleberry Finn”… Non è mica facile, però: i personaggi non sempre collaborano e Tommy e Lisa devono inventarsi ogni volta qualcosa di nuovo. Non immaginavano potesse essere così esilarante vivere tante avventure. Ma incontrando Beth, Jo, Peter Pan, Campanellino, Pinocchio, la Fata Turchina e gli altri, Tommy e Lisa imparano molto anche su loro stessi. Imparano a essere più sinceri tra fratelli e, soprattutto, capiscono che i momenti difficili nella vita non capitano mai per caso… e che la soluzione perfetta per una storia a volte si trova nientemeno che in un’altra storia. Età di lettura: da 6 anni.
“La Scuola – Britta Teckentrup”, Uovonero.
Trama
Cos’è una comunità scolastica? Quanto è importante la scuola nella vita di ognuno di noi? E gli adulti sanno sempre cosa fare?
Britta Teckentrup torna con un nuovo albo illustrato che parla a ragazzi e
insegnanti e racconta la complessa realtà della scuola attraverso gli occhi di una undicenne dalla spiccata sensibilità.
Un libro prezioso e profondo, perfetto per accompagnare il passaggio alla scuola secondaria di primo grado, che con grande ricchezza di sfumature fornisce tanti spunti di riflessione su come l’esperienza scolastica segni la crescita di ognuno di noi.
Anche per questa settimana è tutto! Vi ringraziamo, sempre, per l’interesse e per il sostegno!
Fateci sapere sui social se ne leggerete qualcuno e cosa ne pensate!
Un abbraccio e buona lettura!
L’appuntamento con Lib(E)ri è a domenica prossima!
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