Mitsuki e Aya continuano a girarsi attorno, in questo secondo volume di La persona che mi piace non è un ragazzo, pubblicato da Edizioni Star Comics, dopo che la prima ha accidentalmente rivelato la sua vera identità come l’ “idolo” di Osawa. Portandole ad evitarsi a vicenda e a un piccolo viaggio introspettivo di Mitsuki per imparare a conoscere meglio se stessa nel rapportarsi con chi ne vale la pena, mentre il rock continua a unirle, ferirle e guarirle.
Il Concerto di Osawa e Mitsuki
Dopo le disavventure per il festival, Osawa e Mitsuki continuano a evitarsi, fin quando quest’ultima non ha una chiacchierata con lo zio, aiutandola nel suo percorso di introspezione che continua a crescere soprattutto dopo – non tanto l’incontro con Osawa – il “diverbio” avvenuto con la simpatica Gyaru.
Spinta dal rock, il suo unico vero compagno d’avventura e di vita fin da piccolissima come ci viene mostrato nel corso di questo secondo volume, e dallo spirito d’iniziativa sempre rinnovante in questi contesti dello zio, Mitsuki decide di esibirsi al festival per Osawa, con la nuova chitarra elettrica regalata dallo zio.
Dopo questo gesto, le due avranno un confronto che le porterà a riunirsi come prima, anche se… Non tutti i problemi tra di loro e dentro sé stesse sono risolti…
Rock & Roll & Cuore
Piano piano Aya e Mitsuki si riavvicinano, l’una tenta di capire meglio l’altra e di farsi capire, il che non riesce neanche tanto difficile tra di loro, tentando di smussare certi angoli che ancora non riescono nemmeno a comprendere a pieno.
Tuttavia c’è questa connessione, che nonostante le mille difficoltà che insorgono spesso tra le due, continua a farle incontrare, a riunirle, in un modo vero e sincero. Questo accade anche grazie al potere del rock & roll, una grande passione che le unisce, rendendole le uniche all’interno della storia a capirne il vero significato del genere musicale e l’unico vero “tramite”, l’unica vera “traduzione” dei loro cuori; questo sarà almeno fino a quando non saranno loro a comunicare ancora meglio i loro cuori. Il che è una cosa sempre difficile, ma come viene dimostrato, se una connessione è reale e in un qualche modo il destino torna a unire due persone, ci sarà sempre un modo per restare insieme e far riuscire la storia nel modo migliore e romantico che ci sia.
Le note più complicate
Infatti, le due si rincorrono ma poi scappano. In particolare in questo secondo volume di La persona che mi piace non è un ragazzo, sebbene ci sia più chiarezza da parte dell’emergente musicista Mitsuki, c’è sempre un nodo (o più) che non scioglie; ma questo anche da parte di Osawa, anche se in modo più leggero.
Il rock continua ad accompagnare la stori, con gli evocativi sfondi verdi che sembra sempre che riflettano le loro emozioni soprattutto nei momenti più carichi di emozioni, e lo stile di Sumiko Arai continua a destreggiarsi abilmente, in un modo che sfida le classiche “norme” del manga, pur seguendone le linee, ma distinguendosi grazie a linee e modi di usare il colore soprattutto grigio o “imitare” i retini usando la tecnica dell’ “hatching” che vanno verso uno stile più occcidentalizzato.
Anche se, c’è da dire che Sumiko Arai riesce a creare un nuovo stile, più che occidentalizzare lo stile dei manga. E questo è un pregio molto degno di nota, il saper cerare stili propri, fondendone due prettamente diversi, è un dono molto raro, o meglio, è un’abilità rarissima che un autore possa avere. Molti artisti contemporanei, e soprattutto tra i più giovani, sebbene lontani dalla pubblicazione o appena emergenti, hanno questo talento, che dovrebbe essere molto più diffuso tra il mercato, poiché ne meriterebbe una parte insieme ai classici stili manga, manhwa, fumetti italiani, fumetti francesi e americani.
Le promesse del futuro incerto
Tornando esclusivamente a Mitsuki e Osawa, il loro viaggio tra i loro cuori, introspettivo e con il rock & roll, è ancora lungo, ci sono molti nodi nel filo rosso che le unisce, e dopo un ennesimo tentativo di Mitsuki di allontanarsi in qualche modo da Osawa, quest’ultima non demorde pur essendo sempre delicata, dimostrando quanto lei ci tenga e sia più determinata e convinta, risoluta rispetto a Mitsuki.
Nel prossimo volume, quindi la domanda è questa: Riuscirà Mitsuki a convincersi anche lei? Oppure Osawa si stuferà? Il rock sanerà o guarirà le loro ferite ancora una volta? Il viaggio è ancora lungo e probabilmente non basterà il prossimo volume per avere risposte, ma il piacere sta proprio nel viaggio…