Amici di Pennadicorvo bentornati! Oggi siamo qui per due chiacchiere su “La bambina con la grande mano verde“, scritto ed illustrato da Matthew Gray Gubler ed edito da Uovonero.

Sinossi
“Lenore è nata con una grande mano verde.
A scuola ci sono bambini con gli occhi verdi, altri che hanno una strana voglia sulla mano, e persino una maestra che, ogni tanto, mette lo smalto verde sulle unghie.
Ma nessuno di loro ha una GRANDE MANO VERDE.
Per fortuna è la mano sinistra e lei fa tutto con l’altra; quindi può nasconderla sotto alla sciarpa di lana che le ha regalato zia Nancy.
E quando le chiedono perché tiene quella sciarpa avvolta così stretta alla mano, lei risponde sempre “Ho le nocche fredde”. Anche d’estate. Anche in spiaggia. Meglio essere considerata un po’ bizzarra che un mostro…
Quando Lenore si trasferisce con i genitori in un altro Stato, la paura la assale: i nuovi compagni di scuola si accorgeranno della sua mano? La prenderanno in giro? La escluderanno?
Ma proprio mentre si sta preparando per affrontare il primo giorno nel nuovo istituto, sente una voce… e la voce viene proprio da sotto la sciarpa di zia Nancy!”
Una GRANDE storia…
Lasciatemi dire che vedere Matthew Gubler spogliarsi dei panni del Dr. Spencer Reid (personaggio davvero sbalorditivo!) per vestire quelli di Illustratore e sceneggiatore di storie per bambini è qualcosa di sorprendentemente fantastico! Dalla mente dei serial killer a quella dei bambini è un sorprendete e ossimorico salto di genere.
La semplicità dell’opera è direttamente proporzionale alla profondità del messaggio che comunica. Il grande potere dell’empatia che permette di “indossare” le scarpe del prossimo per vedere il mondo con i suoi occhi…e viceversa.
Le emozioni provate da Lenoire sono le stesse che tutti, grandi e piccini, abbiamo provato almeno una volta nella vita. Senso di inadeguatezza, paura del giudizio altrui sulle proprie diversità (GRANDI o piccole che siano) sono sensazioni che possono provocare malessere crescente ed una visione “offuscata” del mondo.
La storia è un evolversi, lo stesso percorso che la vita ci propone durante la crescita. Nella prima parte il racconto è narrato dalla bambina che vede la sua GRANDE mano verde come un “peso” a tal punto da portarla sempre coperta ed non utilizzarla mai.

Nella seconda parta la parola passa alla bistrattata Mano che narra a Lenoire un’inaspettata versione dei fatti.
La storia di Chuck (la Grande mano verde) è la stessa di Lenoire, semplicemente a parti inverse. Una GRANDE mano verde ed una GRANDE escrescenza rosa, potremmo dire due facce della stessa medaglia.
Le illustrazioni semplici e stilizzate sono le stesse che la maggior parte dei bambini, me compreso, riuscirebbe a disegnare. La scelta di questo stile permette a qualsiasi lettore di immedesimarsi in quel racconto/immagine con il risultato di sentirlo proprio…ricorre così ancora una volta il concetto di EMPATIA.
Messaggio consegnato!
La parte conclusiva regala al lettore il messaggio in maniera semplice ma mai banale. La luce del sole illumina la visione di Chuck che accetta la sua GRANDE escrescenza rosa e nello stesso istante che lo fa la vita prende colore e l’animo della mano entra in sintonia con il mondo.
Alla medesima maniera, Lenoire si sforza di fare lo stesso, di vedere la vita con gli occhi della sua GRANDE mano verde, così facendo il risultato è lo stesso della sua nuova amica.
“E anche se siamo diversi, non significa che non proviamo le stesse emozioni…e ciascuno di noi non possa far parte della bella storia dell’altro.”

Accettare le proprie diversità, ci permette di vederci sotto un’altra luce e di vedere il mondo sotto un’altra luce. Non si può accettare un’altra persona se prima non accettiamo noi stessi per quello che siamo.
Infine, proprio come un paio di occhiali corregge la vista, vedere il mondo con gli occhi di un’altra persona può aiutare a vederci meglio!
Concludiamo dicendo, che questo è il secondo lavoro di Matthew Gubler, il primo è intitolato “Rumple Buttercup” con il quale ha vinto il Premio Strega Ragazzi e Ragazze 2024
nella categoria Miglior libro d’esordio.
Non ci resta che aspettare il terzo capolavoro di Gubler augurandoci che veda la luce quanto prima!
Una lettura consigliata a grandi e piccini!
Un abbraccio “Senza Cera”
J-Crow