KEN IL GUERRIERO IL FILM

Trentuno anni dopo l’uscita italiana a cura di Granata Press datata 1993 e ben 38 anni dopo l’uscita in Giappone (1986), torna nelle sale il leggendario film di Ken il guerriero. La nuova edizione italiana è curata da Yamato Video. Il film è stato restaurato e ridoppiato sotto la guida di Giorgio Bassanelli e vede il ritorno di Alessio Cigliano, che aveva doppiato Ken nella serie ma non nella prima versione del film.

La nuova edizione italiana è curata da Yamato Video. Il film è stato restaurato e ridoppiato sotto la guida di Giorgio Bassanelli, e vede il ritorno di Alessio Cigliano, che aveva doppiato Ken nella serie ma non nella prima versione del film.  

Le nostre impressioni 

Sin dall’intervista introduttiva si nota la grande passione e l’amore che hanno caratterizzato la produzione e il restauro del film. Va sottolineato il coraggio dei ragazzi di Yamato Video di portarlo nelle sale e noi, come pubblico, dobbiamo premiare tanto coraggio. Le scene che non è stato possibile restaurare in 4K (per assenza dei materiali originali) ci permettono di apprezzare la differenza tra la versione originale e quella restaurata. Il doppiaggio ha avuto una crescita importante in termini qualitativi, grazie alla maggiore consapevolezza nella gestione del comparto tecnico che abbiamo oggi rispetto a trent’anni fa. Anche il comparto sono e la fotografia hanno un impatto visivo davvero importante.

Si è scelto tuttavia di utilizzare i nomi originali del primo adattamento italiano in una sorta di effetto nostalgia molto apprezzabile. Il film mantiene la sua potenza scenica e narrativa con la giusta patina vintage, pur con aggiustamenti e piccole modifiche adatte alla prima metà del manga, accelerando su alcune parti per esigenze di tempo. Il lungometraggio mantiene un ottimo ritmo e si perde forse solo in un finale un po’ aperto, probabilmente lasciato così per un mai realizzato (purtroppo) sequel cinematografico. Le tematiche del film restano tremendamente attuali. Il disastro nucleare, una terra distrutta e un mondo senza legge in cui prevale la legge del più forte. Poi Ken e il suo amore per Giulia, la speranza che rinasce, un fiore in mezzo alla desolazione che può riportare la speranza in una terra martoriata. Azione e violenza dunque, ma anche messaggi filosofici davvero profondi che permeano l’intero racconto.

Il ritorno in sala di Ken il guerriero è sicuramente un ottimo modo per scoprire uno dei personaggi più famosi del manga, ma più in generale della cultura giapponese, che ha appassionato intere generazioni di occidentali, italiani in primis. Il film è anche un ottimo modo per scoprire il personaggio, e tra manga e anime non mancheranno modi per riscoprirlo e apprezzarlo appieno. Vi consigliamo vivamente la visione, magari in famiglia, così che Ken il guerriero possa fare da trait d’union tra generazioni diverse.

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