Kemono Jihen

Kemono Jihen è un manga scritto e disegnato da Sho Aimoto, serializzato sulla rivista Jump Square dal 2 dicembre 2016. Il manga è pubblicato in Italia da Edizioni BD sotto l’etichetta J-Pop.

Dallo stesso è stata tratta l’omonimo anime trasmesso in Giappone dal 10 gennaio al 28 marzo 2021. In Italia, la serie è stata pubblicata su VVVVID in versione sottotitolata e il 1º dicembre 2021 su Netflix in versione doppiata.

TRAMA

Per risolvere un misterioso caso, viene assunto un bizzarro detective di nome Inugami che, durante le indagini, si imbatte in un misterioso ragazzo del posto. Dorotabo, è stato abbandonato dai suoi genitori e non gode dell’affetto della zia e del cugino adottivi, con i quali convive: il suo particolare legame con il mondo dei demoni sarà un fondamentale aiuto per il detective, ma poi…

CONSIDERAZIONI

E’ indubbio che questo shōnen non si possa definire originale, tuttavia possiede una capacità di intrattenere davvero notevole. I toni horror e drammatici, che si alternano a quelli più comici, rendono la lettura assai piacevole e, al tempo stesso, scorrevole. I personaggi risultano alquanto stereotipati (il ragazzo freddo e distaccato, il detective scaltro e misterioso, il personaggio dalla testa calda che gioca a fare il duro e l’androgino uomo che si comporta da donna). Tuttavia le relazioni che si instaurano fra loro costituiscono uno dei punti di forza e di rottura dell’opera stessa, permettendoci così di uscire un po’ dalla linearità della trama.

ELEMENTI FOLKLORISTICI

La vera chicca, è senza dubbio il forte richiamo al folklore giapponese, rivisitato e adattato a tale tipologia di narrazione. Nel primo volume ci vengono presentate alcune creature della tradizione: il “tanuki“ (creatura dall’aspetto di un cane-procione, burlone e maestro del travestimento), i “kemono” (esseri dalle fattezze ferine e dotati di capacità superiori a quelle umane), i “sanshichu” (tre vermi parassiti soprannaturali che abitano nelle viscere umane danneggiandole), e l’“Inari” (divinità della fertilità e delle volpi).

Le tavole, tipiche dello stile shōnen sono semplici, pulite ed immediate. Gli sfondi, spesso assenti, lasciano il posto ad un’intensa resa delle emozioni ed espressioni dei vari personaggi.

In conclusione, se siete amanti sfegatati di tale target, o se siete in cerca di una lettura più tranquilla che possa spezzarne altre più impegnative, potreste dare una possibilità a quest’opera!

Alla prossima…

Pat76

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