Amici di Penna di Corvo bentornati! Direttamente dal bottino di Lucca Comics 2024 un’altra perla del forziere Cantone-Lamberti: il volume “Kalya – Memorie”. Un’opera che conferma il grande lavoro che si cela dietro il mondo di Theia ed in particolar modo quello di Kalya.
Le storie raccolte al suo interno, tre per essere precisi, ci regalano dei piccoli “retroscena” su alcuni dei personaggi chiave che accompagnano la storia della nostra protagonista. Storie che ci permettono di comprenderne l’identità e gli avvenimenti che l’hanno modellata prima di unirsi alla “Compagnia dell’Araldo”.
La sceneggiatura di tutto l’albo è opera di Leonardo Cantone e Luca Lamberti, variano nelle storie soggetto e disegni.
Calon: Riflessi
La prima storia vede come protagonista l’elfo Calon in una mini-avventura improvvisata di recupero della sua maschera. Una storia molto essenziale ed oserei “minimalista”.
Traspare, soprattutto nel finale, la tipica saggezza elfica da cui si può trarre un bellissimo insegnamento sul valore della vita.
Il soggetto della storia è a cura di Lara Arlotta ed i disegni nelle mani di Mattia Monaco si sposano bene con l’essenzialità della story.
Tagh: Trappola d’osso.
In questa seconda storia i riflettori sono tutti per il nostro amato Tagh che deve affrontare un rito di iniziazione per poter entrare nella gilda dei Sakal. Tra le tre è sicuramente quella con più azione, leggera nel contenuto e diretta proprio come il suo protagonista.
Inutile dire che a trasparire subito è la “cazzimma” del goblin e la sua sfrontatezza, peculiarità che abbiamo imparato a conoscere nel corso dei vari albi della testata principale. Nella sua tavola finale appare una giovane Kalya impegnata a curare le ferite del suo piccolo amico.
La mano che da vita a questa narrazione è quella di Alessio Maruccia, anche la sua mano nota sulla serie regolare.
Leena e Aridan: Ferite dal passato.
Dulcis in fundo, a mio parere, la storia più bella e completa del trittico: uno sguardo al passato di Leena. Qui la vediamo in giovane età, fino a diventare una donna in cui speranza e amore per la vita rappresentano la scintilla che alimenta il suo motore “alchemico”, ormai noto a chi segue Kalya regolarmente
Chicca che tutti aspettavamo sono le tavole dove Leena ed Aridan si lasciano andare (finalmente!) alla passione.
La mano di Lisa Salsi è quella giusta per questa narrazione, i disegni sono davvero belli con un tratto ben definito ed emozionante.
Doppia edizione!
L’opera, cartonata, ha visto la luce al Lucca Comics di questo anno in una doppia edizione, regular e variant. Rispettivamente a destra la regular magistralmente disegnata da Lamberti mentre a sinistra la variant affidata al pugno di Alessio Maruccia, di cui sono state stampate soltanto 300 copie.
In conclusione…
Tirando le somme la scelta dei disegnatori risulta essere perfetta con le relative storie e, dovendone stilare una classifica, metterei in prima posizione quella di Leena ed Aridan, Calon su secondo gradino ed a malincuore sul gradino più basso del podio Tagh.
Leggendo le tre esposizioni ho percepito una sorta di evoluzione, si passa da quella di Calon “essenziale” e “concentrata”, a Tagh molto lineare ma più “movimenta” e “diretta”, fino a giungere all’ultima di Leena e Aridan che definirei, passatemi il termine, più “profonda” e “corposa” sia sul piano visivo che su quello narrativo.
Non vi nego che mi sarei aspettato un qualcosa di più “rilevante e rivelante” sul passato di Tagh, personaggio chiave della testata principale. Tuttavia riflettendo sull’operato del “malefico duo” fino ad oggi, sono ben speranzoso e certo che ci regaleranno un più sostanzioso e completo albo tutto dedicato al goblin più amato del mondo dei fumetti.
Come ci viene anticipato nella prefazione, l’importanza di creare una backstory dei vari personaggi permette di dargli una fattezza verosimile anche in uno contesto fantasy. Lo sviluppo della personalità tramite eventi, quello completo del world building ed una trama sempre concreta e sorprendente sono ciò che rendono Kalya un’opera di altissimo livello capace di distinguersi nel grande cielo dei fumetti. In ambito cinematografico sarebbe sicuramente un film da Oscar!
Un abbraccio “Senza cera”
J-Crow