Kalya 24 – La Tempesta Eterna

Appassionati del mondo di Theia bentornati! Oggi sotto i riflettori di Penna di Corvo “Kalya 24 – La Tempesta Eterna“.

La Tempesta Eterna.

Kalya e la sua piccola combriccola raggiunge finalmente la Città Palazzo delle Dune, scrigno dei tesori dell’Antico Monarca. Strane creature, inverse forze gravitazionali e l’Eterna Tempesta che avvolge la Città ne complicano l’esplorazione.

Nella Prigione dei Dimenticati, Leena ritrova Doven. I due vengono torturati dai loro aguzzini galdoriani nella speranza di questi ultimi di scovare l’ubicazione dell’Araldo di Malkhut.

Nel frattempo, Tagh porta a termine la richiesta della Gilda dei Sakal con lo scopo di avere l’aiuto necessario per liberare Leena.

Nel precedente capitolo ricorderete l’apparente caos e la frenesia della battaglia, nel n.24 vedremo l’esatto opposto. Dopo le prime tavole iniziali, sebbene le vicende narrate non siano una passeggiata di salute, il ritmo sembra rallentare.

Leggendo “Divisi” si ha la reale sensazione di essere nel marasma della battaglia e naturalis consecutio in “La Tempesta Eterna” si ha la possibilità di rifiatare…esattamente come in una fase di stallo di una battaglia.

Cover e disegni.

La copertina è come sempre affidata all’estro di Elena Casagrande, che nonostante la bellezza non mi ha particolarmente colpito come le precedenti.

I disegni sono affidati alla provetta mano di Giulio Riosa a cui vanno i miei più vivi complimenti per la bellezza delle tavole e del tratto. La battaglia iniziale è una delizia per gli occhi, ma ancora più sublime sono le tavole all’interno della Prigione dei Dimenticati…una Leena sublime!

Tirando le somme

In conclusione il duo Cantone-Lamberti non smette di sorprendere, alzando di albo in albo l’asticella con sceneggiature e disegni, che nonostante la riduzione di pagine, riescono ugualmente a “saziare” la fame del lettore.

Quanti albi ancora manchino all’epilogo di questo fantastico viaggio non ci è dato saperlo, ma la sensazione che si ha quando la meta si avvicina comincia a farsi sempre più forte. Nonostante questo, mi sento risoluto nel poter affermare che mai un fumetto con questa struttura sia stato capace di trasportarmi al suo interno come Kalya.

Ormai l’appuntamento mensile con il mondo di Theia è l’equivalente di un viaggio in un’altra dimensione reale quasi quanto quella quotidiana.

Un abbraccio “Senza Cera”

J-Crow

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