Appassionati di Kalya bentornati! Oggi torniamo nelle terre di Theia grazie a “Kalya 22 – Antico nemico“.
Sembrava passata un’eternità dall’ultimo albo ed invece è passato solo un mese. Se siamo arrivati al #22, con la fiamma della curiosità che divampa ancora, non può essere che un palese sintomo di una storia elaborata in maniera eccellente in tutti i suoi comparti.
Iniziamo confermando che, nonostante la riduzione delle pagine totali dell’alba, la storia non sembra risentirne, scorrendo sempre in maniera ottimale e tenendo il lettore praticamente incollato ad essa.
Antico nemico
Durante questo periodo di stallo, dove tutti pianificano le prossime mosse,Galdor libera gli antichi Golem figli del fondamento di Hod con l’unico scopo di annientare i gjaldest.
Giunti al Cenobio di Dakan e fatto il punto della situazione, le strade di Leena e Kalya si dividono. La prima torna a Galdor e, riunitasi al giovane Vell, ricevono l’incarico di catturare la creatura di morbo pallido che sembrerebbe nascondersi nella Fortezza di Alagos.
La nostra Kalya invece si reca da Jor-Ghun per richiedere informazioni in merito alle sue precedenti ricerche di un’antica arma che possa distruggere l’immortalità dell’Antico Monarca Gjaldest.
Sarà proprio tra le mura dell’antica città Gjaldest che l’Araldo incrocerà le “spade” in uno spettacolare scontro con un gigante di vyprom (golem arcaici).
Scene toccanti quelle all’interno delle mura di Jor-Ghun. Qui vi riposa il defunto Dakan che donerà la sua essenza a Kalya, diventando un’importante strumento di lotta. Guardando quelle tavole con il giusto mood sembra quasi sentire il maestro sussurrare alla sua prediletta “Sarò sempre con te nelle tue battaglie!”.
Nel frattempo, (lasciatemelo dire!) uno spettacolare ed imponente Hamon-Darn, serra i ranghi e commissiona a Neti-Ran un’importante missione.
In questo #22 il duo Cantone-Lamberti ci regalano un Tagh più che presente e pimpante che, non vogliatemene, in una tavola mi ha ricordato la “smerdata” di Slimer nei confronti di Venkman…che sia voluta o meno è stata una chicca semplicemente sublime!
Non si smentisce Elena Casagrande che sforna ogni mese copertine di forte impatto che attirano subito l’attenzione non appena giunti in edicola. Un plauso a Luigi Pintori per i disegni davvero molto belli e definiti.
Conclusione…
Concludiamo questa recensione partendo dall’introduzione iniziale del nostro Lamberti. Un’analisi sull’utilizzo dell’ingegno (e tecnologie) che si può trasporre ai giorni nostri: semplicemente la natura ( buona o cattiva) di ogni “scoperta” non è altro che il frutto derivato dall’animo di chi la utilizza…a voi le riflessioni del caso.
Kalya 22 è sicuramente un albo di preparazione sia per gli attori che prendono parte al conflitto che per noi lettori, che ci troviamo ancora una volta a pendere dalle pagine di questa bellissima storia.
Un abbraccio “Senza Cera”
J-Crow