Kalya 16: Il grande concilio Gjaldest

Dopo lo scocco della scintilla non potevo non tornare qui a parlarvi di Kalya…quindi bentornati Amici!

Parto dicendo che questo albo sicuramente è il preludio di un prosieguo di storia a dir poco fantastico.

Piccolo prologo…

I richiami al Signore degli Anelli sono forti, ma allo stesso tempo la storia risulta originale e non scontata. Posso affermare con certezza che visto il genere, la scelta di riportare alla mente del lettore frammenti di LOTR è stata azzeccatissima. Generalmente sul fantasy si è spesso scettici e restii a legarsi a nuovi personaggi. Ma se questi vengono caratterizzati bene e mossi in un mondo ben costruito non si può che apprezzare il lavoro fatto, come con Kalya.

Torniamo all’albo!

Cantone, Lamberti e Castelluccio ci regalano un albo davvero ricco di emozioni con qualche colpo di scena ed incontri “strappalacrime”.

Come sempre le strada da tenere d’occhio sono due parallele che tali non sono in quanto passo dopo passo cominciano a avvicinarsi sempre più.

Il carattere dei personaggi è sempre coerente, c’è sicuramente una crescita dovuta alle esperienze, ma quelli che sono i capisaldi della loro personalità sono sempre rispettati. Cosa sicuramente non facile in quanto spesso ci si perde nella storia dimenticandosi quei particolari che fanno la differenza e mantengono il personaggio coerente.

La battaglia che prende luogo a Kalantor ricorda quella del Fosso di Helm, soprattutto in alcune sequenze, illustrate con un dinamismo degno di nota.

Nonostante ci siano molti dialoghi l’albo scorre in maniera fluida e ciò non rende per nulla complicato apprezzare i disegni che a mio parare sono i migliori della serie, capaci di catapultare il lettore in una Theia sempre più vicina ad una crisi geopolitica.

Parallelamente il concilio Gjaldest prospetta un futuro non troppo roseo per Theia, con una guerra inevitabile che vedrà antichi odi tornare a galla.

Una costante ormai è quella di terminare l’albo con quello che a me piace chiamare “un sospeso”, lasciando nel lettore quella voglia di leggere come continuerà la storia che è sicuramente tra le migliori viste finora.

Conclusioni…

La storia l’ho letteralmente divorata in poco tempo, sintomo di un ottimo prodotto che ci sta abituando a standard sempre più alti in un genere dove a mio parere è sempre più difficile muoversi bene.

Che dire, volutamente non ho inserito spoiler nella speranza di spingervi a leggere un albo davvero piacevole.

Un abbraccio “Senza cera”

J-Crow

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