Judge Dredd – The Al Edwing collection è un brossurato con protagonista il giudice di Mega City One le cui storie sono nate dalla penna di Al Edwing, sceneggiatore inglese.
AL EDWING
I lettori di comics lo hanno conosciuto sulle pagine di Avengers e di X-Men. L’autore è letteralmente esploso nel 2018 grazie a un ciclo di storie horror per la serie Immortal Hulk, oggi una delle più apprezzate della Marvel. che gli sono valsi incarichi di primo piano come sceneggiatore dei nuovi Guardiani della Galassia.
CONTRIBUTI
Le storie contenute nel brossurato, tutte ad opera della penna di Al Edwing, sono affidate ognuna ad artisti diversi per i disegni e relativa colorazione. Tra gli altri spiccano sicuramente John Higgins e Colin Wilson.
John Higgins fa parte della cosiddetta “British Invasion” (l’esplosione nelle fumetterie dei lavori di artisti britannici della metà degli anni ottanta), soprattutto facendo il colorista in Watchmen di Moore e in Batman: The Killing Joke.
Colin Wilson, australiano, inizia la sua carriera disegnando alcune storie del Giudice Dredd per 2000 A.D.. Passa poi alla realizzazione grafica di Blueberry, celebre cowboy che gli vale la sua consacrazione definitiva nel mondo del fumetto. Passaggio, questo, che lo porterà a disegnare anche il Texone di Claudio Nizzi “L’ultimo Ribelle”.
LE STORIE
Ognuna delle storie contenute nell’albo sono lo specchio di quello che è Mega City One: una città dove ogni aspetto della vita dei suoi cittadini è esasperato e dove predomina la violenza e la corrispondente repressione messa in atto dai giudici. In essi sono racchiuse le funzioni giurisdizionali ed il potere di giudicare sul posto i colpevoli di qualsivoglia malefatta, sentenziando talune volte anche la loro morte.
E’ un mondo distopico dell’immediato futuro che da spazio ad una narrativa molto varia e permette di trasmettere una miriade di messaggi al lettore. Le storie, di breve durata si leggono con piacere nonostante i dialoghi abbastanza folti e le vignette decisamente differenti per utilizzo da quelle a cui è abituato un lettore di fumetti italiani.
Un albo interessante per i neofiti, da avere per chi come me ama le avventure del Giudice, senza doversi accontentare di un albo in inglese, grazie alla ristampa di Cosmo.
Alla prossima,
Marcello