Oggi vi parliamo di un volume edito da Saldapress, Il mondo in un punto fisso di Luigi Formola e Valerio Forconi, un racconto sulle incomprensioni e sull’importanza di essere consapevoli delle proprie potenzialità. Tra fantasia e realtà, un romanzo grafico che prova a raccontare poeticamente un tema fondamentale come le vite dei ragazzi con disturbi dello spettro autistico.

LA TRAMA
Arturo è un ragazzo autistico di quindici anni. Non parla, ha autonomia limitata e vive momenti di frustrazione. Ma, con la sua fervida immaginazione, trasforma tutto in un grande spettacolo: circondato da domatori di tigri, clown e acrobati, diventa protagonista di un mondo in cui agisce e comunica in libertà.
Una storia che mette al centro del racconto le relazioni e l’incomunicabilità tra le persone: i genitori di Arturo, stanchi e provati nell’assistere il figlio ininterrottamente. Il microcosmo scolastico in cui Arturo e i suoi compagni di classe, Ricky e Irene, vivono le loro avventure supportati da Tommaso, un insegnante di sostegno che riesce a valorizzare la speciale normalità del ragazzo. E proprio tra una delusione e un abbraccio pieno di calore, Arturo impara a interagire con ciò che lo circonda.

CONSIDERAZIONI
La trama di questo volume è semplice ma molto bel sviluppata, ci viene presentato subito Arturo, il nostro protagonista, in quella che è una normale mattina in cui la mamma lo sveglia e lo aiuta a prepararsi per andare a scuola. Fin da subito ci vengono fatte capire le difficilta, sia da parte di Arturo che da parte di sua mamma, e la prima cosa che ci viene fatta notare è come sia difficile anche essere genitori, (sempre difficile esserlo ma particolarmente in questi casi), ma come poi l’amore per il proprio figlio faccia superare tutti gli ostacoli.

Bellissimo anche il modo in cui ci viene raccontata la vita scolastica di Arturo, con piccole vicende anche riguardanti alcuni suoi compagni. Le emozioni raccontate sono molto diverse e a seconda della sensibilità del lettore arrivano in un modo piuttosto che un altro. Ma in ogni caso emozioni forti e ben raccontate.
Altra cosa che mi è piaciuta molto è come è rappresentato il rapporto tra l’insegnante di Arturo, Tommaso, e il nostro protagonista. Tommaso viene rappresentato come un uomo di bell’aspetto, con la barba un po’ folta, ma con lo sguardo dolce. Il modo con cui si approccia al suo alunno mi ha trasmesso molta tenerezza.
Arturo viene rappresentato, sia caratterialmente che emotivamente, in maniera eccelsa. I momenti che mi hanno emozionato di più sono quando il ragazzo si rifugia nelle sue fantasie, in cui si immagina di essere il presentatore di un circo, ed usa le sue emozioni per dar vita a storie che, a seconda di quello che sta vivendo in quel determinato momento, diventano belle o meno belle. In queste fasi sono i disegni a farla da padrone.

DISEGNI
Le tavole di questo volume, come la storia, sono spettacolari. Mi è piaciuta molto la scelta di mettere in contrasto la vita normale alle fantasie di Arturo, segnando questo passaggio attraverso l’alternanza di tavole dai colori tenui all’esplosione di colore delle fantasie. Il passaggio tra queste due visioni è davvero stupendo. Tutta la storia è molto ben rappresentata. Le emozioni dei personaggi vengono fatte capire attraverso le espressioni e i gesti in modo chiaro e semplice.

Per concludere, questo è un volume che stra consiglio sia per la semplicita della storia e delle tavole, semplicità che però rende il tutto un piccolo capolavoro (passatemi il termine che non uso mai), ma soprattutto per le emozioni che trasmettere, tanto da farmi commuovere durante la lettura!

Alla prossima…
Pat76 (IG: patperfetti) https://www.instagram.com/patperfetti/