Ci siamo!
Finalmente siamo arrivati al quarto capitolo della saga, il primo prequel che racconta gli albori del presidente Corolianus Snow e degli Hunger Games.
Dopo aver analizzato nel dettaglio le avventure di Katniss Everdeen, è giunto il momento di porre l’attenzione su “La ballata dell’usignolo e del serpente”, romanzo pubblicato nel 2020 trasposto poi al cinema nel 2023.

TRAMA
Siamo alle porte dei decimi Hunger Games.
Per questa edizione ci sarà una sostanziale novità: la spettacolarizzazione dei giochi.
Se fino a questo momento sono stati solo un massacro di 24 ragazzini per ricordare ai distretti che non si vince contro Capitol City, adesso è stato deciso di trasmettere tutto in televisione e renderne obbligatoria la visione.
Un’altra grande novità è che ogni tributo avrà un personale mentore che potrà assisterlo per prepararsi al meglio ai giochi.
I migliori 24 studenti dell’accademia di Capitol sono stati scelti per questo privilegio, e tra questi abbiamo un 18enne Coriolanus Snow.
Di nobile famiglia sull’orlo del baratro, Coriolanus ha le idee molto chiare per il suo ultimo anno scolastico: vincere la borsa di studio per poter accedere all’università e prepararsi per una brillante carriera nel cuore pulsante della nazione.
Le cose si complicano quando viene deciso dal decano Highbottom e dalla dottoressa Gaul, rispettivamente ideatore e co-creatrice dei giochi, che sarà il mentore del vincitore dei giochi e non lo studente più meritevole ad accaparrarsi la borsa di studio.
A rendere tutto più in salita per Coriolanus sarà il sorteggio del suo tributo: la ragazza del Distretto 12, l’ultima ruota del carro.
A questo non resta che rimboccarsi le maniche per il giovane Snow per cercare di far restare viva Lucy Gray Bird, una musicista e cantante itinerante fino a quando la sua famiglia non è stata costretta a stabilizzarsi nel 12 per colpa della guerra.

CONSIDERAZIONI
Felice di scoprire che questo libro (purtroppo l’unico dei 5 libri complessivi) è scritto in terza persona e al passato, mentre tutti gli altri sono scritti in prima persona al presente.
Altro dettaglio di scrittura che ho apprezzato è che mentre per tutto il libro viene chiamato Coriolanus dalla Collins, nelle ultime pagine di epilogo la scrittrice si riferisce al suo protagonista come Snow, a sottolineare il fatto che ormai la “trasformazione” è completa, il ragazzo è morto per fare spazio al subdolo e macabro futuro presidente di Panem.

Come il libro, anche il film è stato diviso in 3 parti che raccontano momenti diversi della vicenda:
- Il mentore
- Il premio
- Il pacificatore
Se per le prime due parti possiamo ipotizzare già cosa succederà dal momento che conosciamo la sorte di Coriolanus, il terzo atto è sicuramente meno prevedibile e purtroppo anche la meno fedele nel film.
Le prime due parti sostanzialmente mantengono la tradizione di questa saga cinematografica con un adattamento molto fedele al romanzo.
La terza parte invece viene mal riassunta e fin troppo semplificata, non permettendo di comprendere a pieno la psicologia di Coriolanus nel futuro presidente Snow.
Sicuramente la lunghezza del romanzo non era facile da gestire dal momento che ci sono ben 200 pagine in più della media dei 3 libri precedenti, ma è anche vero che se ti sei preso già 2 ore e 40 minuti, tanto vale arrivare a 3 ore finire il lavoro con stile.
PERSONAGGI E CAST
Una cosa in cui questo franchise non toppa mai è il casting.
Ecco perchè per mantenere alto il livello sono stati arruolati Peter Dinklage (Golden globe come miglior attore nel 2012 interpretando quello stupendo Tyrion Lannister) e Viola Davis (Oscar come migliore attrice non protagonista nel 2017) per interpretare rispettivamente il decano Highbottom e la dottoressa Gaul.
Abbiamo poi Jason Schwartzman nei panni dello stralunato Lucretius Flickermann, il primo conduttore dei giochi, e Rachel Zegler (la nuova Biancaneve) nei panni dell’usignolo Lucy Gray Bird.

CONCLUSIONI
La scelta di incentrare la storia sul villain principale è stata sicuramente coraggiosa, perchè non ci sarebbe mai venuto in mente che avremmo mai potuto stare dalla parte di Coriolanus Snow in qualsivoglia circostanza.
La bravura della Collins tuttavia riesce a farci entrare in contatto col suo personaggio, un giovane ragazzo che lungi dall’essere perfetto, aspira ad esserlo facendo tutto quello che può, che sia giusto o meno.
Come detto prima il film fa un buon lavoro al 70%. Nelle prime due parti conosciamo i nuovi personaggi e le dinamiche che li intrecciano in maniera molto simile al libro.
Purtroppo l’ultima parte non riesce a prendersi il tempo che meriterebbe sullo schermo, ma nel complesso rimane un buon adattamento senza dubbio.
Vi lascio quindi con il trailer dell’usignolo e del serpente, invitandovi al prossimo appuntamento della rubrica dove parleremo dell’ultimo libro della saga uscito il 18 Marzo: L’alba sulla Mietitura.
Ci leggiamo come sempre al prossimo articolo, e possa la fortuna essere sempre a vostro favore.
Elessar
(piattaforma: Prime Video)