“Ci pensavamo tanto tanti anni fa…”
è questa la prima frase di “Con un deca“, canzone scelta per la sigla della serie tv che ci racconta dell’ascesa dei mitici 883 che all’inizio degli anni ’90 hanno dato un violento scossone al panorama della musica italiana.
Ci pensavamo tanti tanti anni fa, ma li ascoltiamo e ci pensiamo tutt’ora, anche se tendiamo a immaginare solo la faccia e la voce di Max Pezzali, soprattutto se si è cresciuti dopo il loro bum.
E allora ecco che l’ultima impresa di Sydney Sibilia ci viene incontro e scava una storia che merita assolutamente di essere raccontata.
L’11 ottobre sono usciti su Sky i primi 2 episodi (su 8 complessivi) di “Hanno ucciso l’Uomo Ragno: la leggendaria storia degli 883”, scritta e diretta (tra gli altri) dal regista salernitano “meno italiano” che c’è, che ci racconta l’avventura che c’è dietro l’iconico duo di Pavia che ha conquistato il cuore di generazioni di italiani.
TRAMA
Massimo è un semplice ragazzo di provincia all’ultimo anno di liceo, ama i videogiochi, la birra, le moto ma soprattutto la musica.
Tutte queste passioni combinate portano a una fastidiosa bocciatura che lo manterranno ancorato a Pavia per tutta l’estate, dove sarà costretto a seguire il padre tra fiori e funerali.
Fortunatamente non tutto il male viene per nuocere, perchè proprio grazie a un funerale riesce a conoscere Silvia, la ragazza più bella di Pavia.
Prima di partire per le vacanze estive, la ragazza chiede a Massimo di farle compagnia per una sera. I due si stanno simpatici, e grazie a qualche birra finiscono la serata con un bacio e con una richiesta singolare per Max: farle una canzone.
Max non sa suonare nessuno strumento, quindi si affida al computer per la base musicale, ma arrivati al primo giorno di scuola non trova il coraggio di darle la cassetta.
Sconsolato, si dirige verso la sua nuova aula della nuova scuola, e va a sedersi vicino al suo nuovo compagno di banco: Mauro Repetto!
Sarà proprio lui l’altra metà del duo che da lì a una manciata di mesi andrà in televisione ospite di “1 2 3 Jovanotti” per cantare il primo singolo.
Da qui in poi una rapida ascesa verso il successo? Assolutamente no.
La strada sarà tutta in salita per i due ragazzi di Pavia che, superando a stento la maturità, dovranno capire in che modo continuare a seguire la musica.
CONSIDERAZIONI
Sydney Sibilia ci trasporta in una coinvolgente avventura riuscendo ancora una volta a mettere d’accordo pubblico e critica.
Ovviamente la vera storia non è uguale alla serie tv, ma come disse Gandalf una volta “tutte le grandi storie meritano un’infiorettatura”.
Non abbiamo una vera e propria Silvia per esempio, che per stessa ammissione di Pezzali non è altro che un insieme di ragazze ideali di momenti diversi della sua vita.
Non hanno dovuto aspettare che arrivasse l’idea geniale per chiudere il primo album scrivendo per ultima proprio “Hanno ucciso l’Uomo Ragno“.
E le differenze continuano, ma non ci interessano, perchè gli 8 episodi sugli 883 sono bellissimi così.
I dialoghi, i personaggi, le musiche…gli attori!
Personalmente ho trovato Elia Nuzzolo ( Max) e Matteo Oscar Giuggioli (Mauro) straordinari nell’interpretazione.
Grazie alla regia di Sibilia, i due giovanissimi riescono a offrirci una performance coinvolgente e anche molto divertente (io per primo mi sarei unito a loro per cercare di catturare una rana psichedelica sul lungofiume).
Insieme a loro abbiamo la possibilità di conoscere Pavia, di passare del tempo chiusi in una tavernetta a creare musica non per la fama e il denaro, ma semplicemente per il gusto di farlo, di creare qualcosa di squisitamente personale.
E poi continuiamo a seguirli in una realtà milanese che è pronta a produrre e vendere il tuo passatempo, rimanendo sorpresi e intontiti allo stesso modo quando si entra nell’appartamento di Rosario Fiorello (“nome chiaramente inventato”), pieno di modelle che fanno avanti e indietro.
CONCLUSIONI
Questa serie tv riesce ad essere coinvolgente, commovente ma soprattutto divertente! Si perchè personalmente quando leggo il nome del regista e sceneggiatore salernitano, mi aspetto sempre dei dialoghi comici di primo livello (Sidney se mai dovessi leggere questo articolo, sappi che io ti amo dal primo “Smetto quando voglio“)
Il parere a questo punto è chiaro. Questa serie DEVE essere vista da chi è cresciuto negli anni ’90, cosi come dovrebbe vederla chiunque sia cresciuto dopo e ha solo ascoltato le canzoni degli 883 per caso in una playlist.
Non avete mai sentito parlare degli 883 prima di questo momento? Vedetela comunque dannazione!
Vi lascio con il trailer della serie che trovate completa solo su Sky (No, non siamo stati pagati da Sky), fateci sapere se avete preferito Max o Mauro (io ho adorato Mauro!).
Nel frattempo ci leggiamo come sempre al prossimo articolo.
Elessar
P.S. Quanto sono stupende le citazioni ad Aldo Giovanni e Giacomo?