H.P. Lovecraft – Dagon e altri racconti brevi di Edizioni NPE

Con H.P. Lovecraft. Dagon e altri racconti brevi, Edizioni NPE prosegue il suo progetto editoriale dedicato al Solitario di Providence, affiancando la forza evocativa delle sue parole alla potenza visionaria dell’arte contemporanea.

Il volume raccoglie otto storie fondamentali del primo Lovecraft – da Dagon a I sogni nella casa stregata – illustrate e interpretate integralmente da Sergio Vanello, a cui è stata concessa piena libertà espressiva nella realizzazione del libro.

I racconti selezionati – Dagon, Celephaïs, Dall’altrove, La città senza nome, Hypnos, Nella cripta, Il colore venuto dallo spazio e I sogni nella casa stregata – rappresentano il cuore pulsante dell’universo lovecraftiano, in cui sogno e incubo, tempo e follia, cosmo e individuo si fondono in un horror che non è mai solo mostruoso, ma sempre metafisico, appena palpabile.

Sergio Vanello, artista dal tratto elegante e disturbante, ha realizzato l’intero volume da solo, curando ogni aspetto dell’adattamento: dalla scelta del linguaggio visivo, alle sequenze, alla resa grafica dei testi. Il risultato è un viaggio allucinato dentro il mito di Cthulhu, ma anche dentro la mente dei suoi personaggi, spesso condannati a una rovina silenziosa e irreversibile.

Rappresentare l’indecifrabile

Le tavole, che alternano atmosfere rarefatte a visioni d’incubo, non si limitano a illustrare i racconti: li traducono, li interrogano, li completano. Vanello restituisce con rigore e sensibilità la materia onirica e ancestrale dei testi, evocando l’orrore cosmico che Lovecraft suggerisce senza mai nominare completamente. Le architetture impossibili, i paesaggi alieni, i volti deformati dalla conoscenza proibita: tutto è reso con una cifra autoriale che coniuga il segno espressionista a un gusto decadente e ipnotico.

Dagon e altri racconti brevi è un tributo d’autore al maestro del weird, ma anche un’opera autonoma, capace di parlare sia a chi già conosce Lovecraft che a chi vi si avvicina per la prima volta. Il lavoro di Vanello è una prova di come il linguaggio del fumetto possa confrontarsi, senza temere il confronto, con una delle voci più complesse e influenti della letteratura fantastica del Novecento.

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