Grazie agli amici di Warner Bros Pictures abbiamo visto Godzilla e Kong – Il nuovo impero, un film action di fantascienza prodotto da James Wan che vede alla regia Adam Wingard (regista già di Godzilla vs Kong del 2021, tra le altre cose). Ecco la nostra recensione senza spoilers!
La pellicola, quinto capitolo del MonsterVerse, è il trentottesimo film su Godzilla e il tredicesimo su King Kong.
SINOSSI
Una nuovissima avventura che vedrà l’onnipotente Kong e il temibile Godzilla combattere fianco a fianco contro una colossale minaccia sconosciuta che si cela nel nostro mondo, mettendo a dura prova la loro stessa esistenza… e la nostra. “Godzilla e Kong – Il nuovo Impero” approfondisce ulteriormente le storie e le origini di questi due Titani, nonché i misteri di Skull Island, tra gli altri, svelando la mitica battaglia che ha contribuito a forgiare questi esseri straordinari e li ha legati per sempre all’umanità.
UN PO DI TRAMA
La pellicola parte dalla situazione di stasi tra i due colossi, cosi come l’avevamo lasciata nel film precedente. Da un lato Kong che ha trovato una nuova casa nella terra cava, sempre alla ricerca di altri appartenenti alla sua specie. Dall’altra parte Godzilla a perorare la causa di protettore del pianeta e rimbalzare da una parte all’altra del pianeta a sconfiggere i mostri che periodicamente si trovano ad attaccare il genere umano. Molto simpatica la scena del film ambientata a Roma in cui Godzilla, al termine di uno scontro col titano di turno (compresa distruzione di Altare della patria e mezzo centro storico che mi ha ricordato RSDIUG di Roberto Recchioni), si riposa all’interno del Colosseo.
I loro destini sono però incrociati a quelli di Jia, una bambina sorda appartenente alla tribù Iwi, nativa dell’Isola del Teschio, con un forte legame con Kong. Già dal precedente film si intuiva che fosse un personaggio che avrebbe espresso appieno le sue potenzialità in una prossima pellicola. E così accade in Il nuovo impero.
Jia ha delle visioni, riconducibili ad un segnale proveniente dalla terra cava: una richiesta di aiuto da una minaccia non meglio definita. Questo l’espediente che porterà Jia e i comprimari del film nella terra cava, per meglio indagare sulla vicenda. Nel frattempo Godzilla avverte questo pericolo e fa in tempo a ricaricarsi dell’energia di una centrale nucleare francese ed assorbire anche le smisurate energie (ed il colore rosa) di uno dei più pericolosi titani, sepolto sotto i ghiacci artici in due secondi, nonostante fosse tra i più temuti.
Intanto, nella terra cava, Kong viene in contatto con Skar King e il suo regno di gorilla, tutti suoi schiavi. Egli detiene il potere su Shimo, titano simile a Godzilla ma col potere di trasformare in ghiaccio qualsiasi cosa colpita dal suo raggio (Kong compreso).
CONSIDERAZIONI
Questa sarà la minaccia inarrestabile attorno alla quale gira il film. Jia e la squadra della Monarch entrano in contatto con una tribù Iwi nascosta all’interno della terra cava. Era da li che partiva il segnale di aiuto, come se avessero percepito in anticipo la minaccia di Skar King, scatenata solo dall’incontro con Kong. E già qui le cose non tornano.
Jia scoprirà di essere la predestinata di un’antica profezia e proprio lei sarà la chiave per salvare il suo popolo da questa minaccia. Ma sarà con l’aiuto di Kong, in una strana alleanza con Godzilla, ad aiutarla a sconfiggere la minaccia con le buone maniere.
Le scene di scontri tra titani da questo punto in poi non si contano, portando al prevedibilissimo epilogo che vede i nostri due mostri preferiti prevalere su quello che doveva essere il male assoluto ed una grandissima minaccia. In realtà tutto si risolve con una battaglia dove l’unico elemento davvero di forza è la computer grafica che è una vera meraviglia per gli occhi. Il mondo cavo e le parti in combattimento hanno una resa grafica eccezionale, cosi come il resto del film.
FILM PER ADULTI ?
Tutto sembra dannatamente forzato e a volte anche privo di senso. Se all’inizio della pellicola le visioni di Jia fanno pensare ad una forza inarrestabile in arrivo, di fatti tutto si risolve in maniera abbastanza frettolosa e poco strutturata. Ciononostante il film è davvero piacevole per il suo genere e regala del piacevole intrattenimento per le sue due orette di durata. Non mancano, infatti, gli intermezzi divertenti che spezzano il ritmo e rendono il film molto sereno (compreso il nuovo look di Godzilla).
Altra considerazione da fare è il pubblico a cui è indirizzata la pellicola. A guidare questi franchise è il merchandising ed è questa considerazione che ci fa credere che il pubblico di riferimento sia quello dei bambini che trainano i loro genitori al cinema (o viceversa?). E’ ovvio quindi che il film abbia una trama leggera e che i personaggi umani potrebbero tranquillamente non esserci. Il film fa la sua parte comunque: diverte i più piccoli e regala qualche ora di spasso agli adulti.