Come già anticipato qualche giorno, è ritornata in fumetteria e libreria Gea, personaggio creato da Luca Enoch per Sergio Bonelli Editore tra il 1999 ed il 2007.
A maggio 2018 divenne una dei protagonisti di romanzi editi sempre da SBE anche se, dobbiamo dirlo, di poco successo, complice anche una quasi totale assenza mediatica sulla loro uscita da parte di SBE stessa.
Ritorna, in una nuova veste editoriale, in questo 2024. Un formato nuovo, più vicino alle richieste dei giovani a cui il personaggio è rivolto.
Gea, il baluardo
Gea è una liceale iperattiva, con amici di tutti i tipi, un carattere aggressivo ed entusiasta e una sconfinata passione per il rock. È una brava studentessa e una caparbia e assidua frequentatrice di un dojo di kendo. Non è certamente un’adolescente ordinaria, ma sono ben altre le anomalie che nasconde…
Vive sola in un edificio abbandonato di un’ex zona industriale, in compagnia del suo gatto nero, Cagliostro. Come si mantiene, se non ha alcun lavoro? E chi è il misterioso “zio” cui Gea telefona spesso e che pare abitare a continenti di distanza? La realtà è che Gea è un Baluardo! Uno dei tanti… e la città in cui vive è la sua zona. Il suo compito: bloccare le “intrusioni”! Ma chi sono i Baluardi?
La Terra si trova in un universo anulare stabile, in prossimità di un segmento di un circolo di energia primaria, l’energia costitutiva dell’universo, che attrae irresistibilmente intorno a sé gli universi instabili. Ciò provoca continuamente strappi dei vari continuum e mescolanza dei diversi “umori” eterei. Queste interferenze cosmiche sono piuttosto frequenti nel Multiverso, ma poche delle civiltà che lo abitano ne sono consapevoli.
IL Macrocosmo prima del multiverso
Il punto è che questi avvenimenti macroscopici hanno degli effetti microscopici – “cosmologicamente” parlando – sul nostro pianeta: ogni volta che queste interferenze si manifestano possiamo avere delle “intrusioni”: le presenze o le energie che abitano gli altri piani di esistenza sono in grado di accedere alla nostra dimensione.
Ognuna delle diverse “zone di competenza” sulla Terra, dove solitamente si aprono le soglie dimensionali, viene affidata a un singolo Baluardo che deve vigilare affinché non si verifichino intrusioni manifeste oppure ostili. La città dove vive Gea è una di queste “zone”: una metropoli senza identità, una sorta di amalgama di diverse grandi città europee e nord-americane. Ha un fiume, grandi ponti, una bella area verde nel centro, ma non è New York; ha grandi parchi nei suoi pressi, con foreste di sequoie e profondi canyon, ma non è Los Angeles né San Francisco. La sua polizia assomiglia a quella europea, ci sono vaste comunità di immigrati maghrebini e indiani, ma non è Parigi né Londra. Può anche darsi che non si trovi nel nostro universo, ma su qualche piano di esistenza parallelo, dove tutto è simile a ciò che conosciamo, ma non è affatto lo stesso.
Gea oggi?
Gea è l’ultimo dei personaggi di casa SBE ad annoverare una ristampa cronologica dal numero uno. Sarà cambiato il formato, sarà cambiata la formula editoriale ma pur sempre di storie vecchie (1999!) si tratta. Che senso ha quindi tutto questo?
Ci troviamo davanti ad un’operazione di ristampa di (più o meno) successi del passato: la spesa è minima (non ci sono sceneggiatori o disegnatori da pagare) e si può recuperare con facilità storie ormai esaurite da tempo (come nel caso di Gea).
Resta indiscusso il fatto che, nonostante il tempo trascorso, Gea risulta una lettura ancora attuale, capace di raccontare il mondo inventato da Luca Enoch, con freschezza e contemporaneità. Un personaggio attuale che potrebbe avvicinare anche i giovani lettori ad uno dei tanti protagonisti delle storie di Sergio Bonelli Editore.