Amici di Penna di Corvo bentornati!
Oggi faremo due chiacchiere su di una graphic novel pubblicata in Italia nel 2023 da Saldapress, parto della mente di Ed Brubaker (qui la nostra recensione del suo Night Fever), disegnata da Marcos Martìn ed affidata ai colori di Muntsa Vicente.

“Friday” è il il titolo dell’opera divisa in tre volumi cartonati, di cui attualmente disponibili solo i primi due.
La storia è ambientata a King’s Hill, una “noiosa” cittadina americana in pieno stile inglese. Un faro, un porto di pescatori, colline e montagne nei dintorni, case abbandonate e chiese in pieno stile gotico ed ovviamente la nebbia. Nei suoi meandri numerosi i manufatti celati. L’ambiente ideale per quello che sarà il palcoscenico di numerosi misteri.
A svelarli, fin dall’adolescenza, Friday Fitzhugh e Lancelot Jones, due personaggi al quanto curiosi che rendono la graphic novel diversa da quelle della categoria di appartenenza…e questo è solo uno dei punti a favore.
Lei una giovane ragazza di 18 anni al primo anno di università, un maschiaccio che sta cominciando ad indossare gonne e truccarsi. Personalità decisa, magra, alta e forte dai rossi capelli che si calerebbe perfettamente in un film di Kubrick in pieno stile anni ’70.
Lui un giovane prodigio dalla mente brillante, uno Sherlock vagamente goth. Orfano di madre, vive con il padre guardiano del faro.
Tra i due una profonda amicizia…o forse qualcosa di più…tipico dilemma adolescenziale che chiunque ha vissuto.
Il primo volume narra del ritorno di Friday per le vacanze di Natale e pone le basi per i successivi volumi. Il duo si ritrova subito ad indagare su alcune vicende misteriose che stanno prendendo vita all’interno del bosco.
Appena giunta alla stazione, Friday viene accolta da Lance e dallo sceriffo Bixby che subito la catapultano nelle ricerce di Weasel Wadsworth sparito nel bosco con un antico pugnale di pietra che sembrerebbe maledetto.
Trovato nel bosco ad incidere su di un albero strani simboli. Gli occhi spiritati e la bava alla bocca, non ci pensa due volte ad attaccare il trio di ricerca, che fortunatamente riesce a neutralizzarlo. La cosa più inquietante sono le parole farfugliate riguardo una “Dama Bianca” che insinuano nella mente della protagonista un tarlo che le toglierà il sonno, già disturbato da una questione irrisolta con il suo caro Lance.

Questo ultimo sembra sfuggire al dialogo, fingendo che nulla sia successo, tuffandosi come sempre nei suoi casi da risolvere…tipico di un genio dell’investigazione. Abile nelle deduzioni grazie al suo intuito, ma impacciato in quelli che sono i rapporti umani.
Potrebbe sembrare un classico thriller/crime gotico, ma la particolarità è che essendo un’opera young-adult la trama “principale” si intreccia con le problematiche tipiche dell’adolescenza. Categoria da sempre amata dallo sceneggiatore, ma che soltanto grazie alla telefonata di Martìn è riuscito finalmente a concretizzare.
Ed Brubaker ha dato vita a questa opera miscelando gli scenari alla Lovecraft con quelli di Edward Gorey, intrecciando fiabe, complotti ed una buona dose di crime. Una perfetta unione di Sherlock Holmes, Dawson’s Creek e Streghe.
Un’opera davvero particolare che grazie alla china di Martin ed al talento cromatico di Vincente cattura il lettore fin dalle prime tavole.Non a caso il trio di lavoro è di prim’ordine. Il trittico ha nel proprio bagaglio svariati lavori con Marvel e DC Comics, numerosi premi. Brubaker è stato supervisore del capolavoro HBO “Westworld”.
Una graphic novel che promette sorprese di alta qualità, non ci resta che leggere il secondo volume e attendere l’epilogo con l’uscita del terzo.
Un abbraccio “Senza Cera”
J-Crow.