Friday Volume 3 – E’ di nuovo Natale

Amici di Pennadicorvo bentornati! Oggi parleremo del capitolo finale della saga firmata Ed Brubaker ed edita in Italia da Saldapress: “Friday Volume 3 – E’ di nuovo Natale”.

Dove eravamo rimasti…

In “Friday Volume 2: In una fredda serata d’inverno” la nostra protagonista è tornata indietro nel tempo per seguire le briciole lasciate dal suo amico Lancelot e cercare di fare luce sul suo omicidio.

In realtà nulla è come sembra ed il mistero si infittisce sempre di più. Se volete recuperare qualche informazione in più sul secondo volume potete trovare la recensione qui.

Sinossi

“Friday Fitzhugh è misteriosamente ritornata alla notte in cui arrivò per la prima volta a Kings Hill. Le domande affollano la sua mente: deve salvare il suo amico Lancelot Jones o stare a guardare mentre muore ancora una volta? Sta viaggiando nel tempo o è invece intrappolata in un loop temporale? Per salvarsi, Friday dovrà rispondere a tutte queste domande, ma soprattutto dovrà scoprire quale sia il piano segreto della Dama Bianca!”

E’ di nuovo Natale.

In questo capitolo conclusivo le sorprese non mancano, finalmente tutti gli altarini si scoprono ed il mistero viene rivelato.

La trama finalmente si sviluppa libera ed i nodi si sciolgono. Gli ingredienti inseriti nel secondo volume insaporiscono ancora di più la trama e rivelazioni inaspettate lasceranno il lettore sbalordito.

Non viene tradito il filone principale e le tematiche care all’età post-adolescenziale non mancano, così come non manca un pizzico di sana ilarità.

Sempre di più traspare il forte legame di amicizia che lega i due protagonisti, valore oggi più che mai difficile da trovare.

Il fantasy e la realtà diventano un tutt’uno. Il piano della Dama Bianca viene scoperto ed alla base di tutto c’è sempre la vendetta e solo il grande acume di Lance e la caparbietà di Friday riusciranno a ad evitare il peggio.

Le fiabe e le leggende nascondono sempre un fondo di verità, il maestro Brubaker lo sa e decide di affondarci le mani chiamando in causa creature magiche ed elementi mistici ed esoterici.

A rendere il tutto speciale è l’elemento chiave che muove il mondo da secoli: l’amore!

Così come nei volumi precedenti i disegni catapultano il lettore all’interno della storia al punto di avere la sensazione di camminare lungo le strade di Kings Hill e nei sentieri del suo bosco.

I colori comunicano l’atmosfera e le emozioni delle varie tavole, sembra quasi di vedere un film.

In conclusione

Possiamo sinceramente affermare che l’attesa di questo terzo volume è valsa la pena, “Friday” nel suo complesso è una particolarissima graphic novel che riesce a amalgamare molto bene lo scenario emotivo dell’adolescenza con una storia crime thriller gothic fantasy fresca e mai stucchevole.

D’altronde Ed Brubaker è sinonimo di qualità e l’aver affidato alle abili mani di Vicente e Martin la sua sceneggiatura è stata la scelta vincente.

Non vi resta che acquistare i tre volumi e gustarveli comodamente, non ve ne pentirete!

Un abbraccio “Senza Cera”

J-Crow

PS: se ancora non avete letto il terzo volume è il caso che non continuate, per il momento, nella lettura del prossimo paragrafo; al contrario gustatevi quei piccoli particolari che maggiormente mi hanno colpito. Quindi, da qui in avanti è SPOILER ALERT!

E’ davvero di nuovo Natale con questi regali!

Iniziamo con quello che reputo l’unico neo, di infima rilevanza. Nella parte finale Lance esce liberamente da Kings Hill con Friday, mettendo in bella mostra la sua natura magica. Questo elemento fa sorgere spontanea una domanda: il mondo “normale” è consapevole dell’esistenza di quello magico?

Dopo questo interrogativo proseguiamo con quelle che sono le particolarità che maggiormente mi hanno colpito.

Primo su tutti il grande senso di coerenza dell’opera: uno young adult dove i particolari della crescita trapelassero rendendo la storia verosimile. Nonostante il notevole cambio di passo, nei capitoli del secondo volume le minuzie del genere e del periodo non sono mai state trascurate. Ne è un esempio la tavola seguente dove i protagonisti, in piena fase adolescenziale, decidono loro malgrado di fumare una sigaretta solo perché “lo fanno tutti”.

Quando la collisione tra mondo fantasy e mondo reale avviene in maniera virulenta, chi subisce il torto decide di vendicarsi e lo fa senza scrupoli di coscienza, insidiandosi nelle creature più pure: i bambini.

Attingere a elementi già visti nel grande e piccolo schermo, come Harry Potter o Buffy, è sempre un rischio: si corre il pericolo di scivolare nel banale o nel già visto.

Non è questo il caso! Kings Hill sorge proprio dove gli strati del mondo si sgretolano, esattamente come Sunnydale si trovava sulla Bocca dell’Inferno. Dal mondo di Rowling, invece, emerge subito il parallelismo con la Giratempo di Hermione, richiamato dall’orologio presente nella storia. Tuttavia, Brubaker non si limita a citare questi elementi, ma li usa con intelligenza per costruire una narrazione unica e originale.

Il tema della vendetta è centrale: la Dama Bianca è spinta dall’odio per chi ha ucciso l’amore della sua vita, il Re delle Fate. Riunirla a ciò che resta di lui è il fuoco che riaccende l’amore e permette al mondo di essere salvato. In fondo, la storia ci ricorda che l’amore è un sentimento universale: ognuno, a suo modo, sa amare e desidera essere amato.

C’è anche un altro amore potente, quello materno. La madre di Lance ne è l’esempio più toccante: pur di spezzare il legame tra suo figlio e la Dama Bianca, è disposta a sacrificare la propria sanità mentale.

Infine, Brubaker ci invita a riflettere sul valore del tempo. Con una semplicità disarmante, ci ricorda quanto sia fondamentale vivere il presente.

Bene Amici miei, per oggi è tutto e per riallacciarmi all’ultimo concetto vi lascio ciò che il maestro Oogway disse a Shifu in Kung Fu Panda:

“Ieri è storia, domani è un mistero, ma oggi è un dono per questo si chiama presente”.

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