Quando si parla di storie ispirate a Lovecraft, il rischio è sempre lo stesso: finire per scrivere semplici omaggi pieni di citazioni, senza riuscire a ricreare quel senso di inquietudine strisciante che caratterizza davvero i Miti di Cthulhu. Flavio Deri, invece, dimostra di conoscere profondamente le atmosfere del Solitario di Providence e di saperle reinterpretare con personalità, senza cadere nel déjà vu.


I suoi racconti L’ombra dietro la Miskatonic e I Custodi Minori: Gli eredi dei Miti riescono a catturare quel misto di mistero e terrore cosmico che rende il mondo lovecraftiano così affascinante. Il primo è più vicino al classico horror accademico, con la celebre università di Arkham a fare da sfondo a una vicenda di sapere proibito e inquietanti scoperte. Il secondo, invece, mescola l’indagine poliziesca con l’orrore sovrannaturale, seguendo le vicende del detective Gregory Wylde, trascinato in un’indagine che si rivela molto più grande e terrificante di quanto immaginasse.
Uno degli aspetti più riusciti di entrambi i racconti è la struttura narrativa: invece di affidarsi a una narrazione lineare, Neri costruisce il mistero attraverso lettere, registrazioni, pagine di diario e rapporti investigativi. Questo non solo rende la lettura più coinvolgente, ma amplifica quel senso di scoperta graduale che è tipico delle migliori storie lovecraftiane. Il lettore, proprio come il protagonista, si ritrova a mettere insieme i pezzi di un puzzle sempre più inquietante, in cui la verità è qualcosa di inaccettabile per la mente umana.
I riferimenti ai Grandi Antichi e ai personaggi storici dei Miti sono ben dosati: ci sono, si fanno sentire, ma non schiacciano la storia. Non si ha mai la sensazione di leggere un pastiche o una fanfiction, ma piuttosto una nuova storia che si inserisce con naturalezza nell’universo lovecraftiano. L’orrore non è mai gratuito o troppo esplicito, ma si insinua nella mente del lettore, crescendo pagina dopo pagina fino a lasciare un senso di inquietudine che permane anche dopo aver chiuso il libro.
Neri non si limita a rendere omaggio a Lovecraft: riesce a farlo rivivere attraverso storie nuove e ben costruite, rispettando lo spirito originale senza risultare derivativo. Per chi ama il weird horror e l’investigazione dell’ignoto, questi racconti sono una piccola gemma da non lasciarsi sfuggire.