DISCLAIMER: Il sottotitolo di questo articolo si riferisce sia a me che torno a scrivere per questo blog per via di evidenti obblighi contrattuali, ma soprattutto alla più famosa serie tv, che torna sul piccolo schermo dopo più di 3 anni di distanza dalla sua quarta stagione. Parliamo quindi di “Fargo 5”.
Quest’ultima vedeva tra i protagonisti il nostrano Salvatore Esposito (con un buon accento sardo tutto sommato) recitare di fianco ad attori del calibro di Chris Rock, Jason Schwartzman e Ben Whishaw tra gli altri. Menzione speciale per un altro italianissimo della quarta stagione, Francesco Acquaroli, che all’epoca trovai veramente meraviglioso e assolutamente a suo agio nella parte.
TRAMA
La quinta stagione abbandona gli italoamericani per concentrarsi su una classica famiglia americana, con un lui figlio di una madre ricca e potente (Jennifer Jason Leigh), una lei con un passato a dir poco turbolento (Juno Temple), e la loro figlia con un nome da maschio.
La storia inizia con un richiamo quasi nostalgico al film originale dei fratelli Coen del ’96, un pò come aveva fatto in precedenza la prima stagione, per poi proseguire il cammino su binari più originali.
Fin da subito scopriamo che Dot, la protagonista, è un vero peperino a differenza di quello che vuole far credere alla sua famiglia, in particolare alla suocera, verso cui nutre ben poco affetto e rispetto.
La routine viene un giorno interrotta bruscamente da una visita tanto inaspettata quanto movimentata.
Questo evento farà preoccupare molto la nostra protagonista, e anche a ragion veduta perchè dietro una serie di sfortunati eventi scoprirà esserci la mano del suo ex marito.
L’ex di Dot è uno sceriffo costituzionale della contea di Stark, nonchè uomo di Dio e predicatore a tempo perso, corrotto fino al midollo, che vuole a tutti i costi riportare la moglie a casa, essendo per lui un oggetto di proprietà che può disporre come meglio crede.
A dare il volto a questo meschino figuro è il fantastico John Hamm, che vedo personalmente per la prima volta come cattivone… e mi è piaciuto da matti!
CONSIDERAZIONI
Questa stagione a detta di tutti riporta l’asticella ai livelli delle prime 3, riconoscendo quindi a tutti gli effetti la stagione 4 come pecora nella della famiglia.
Personalmente non sono d’accordo nell’affossare completamente la stagione 4, così come non me la sento di dire che questa è la migliore della serie.
Non ho percepito al 100% l’anima di Fargo, ovvero quel tipico effetto domino di incidenti quasi paradossali che incasinano e intrecciano le vite dei personaggi. Forse 11 episodi per raccontare questa storia erano eccessivi, ma tutto sommato la si vede piacevolmente.
Ho apprezzato molto i personaggi secondari, in particolare Ole Munch, il misterioso criminale con una storia molto lunga alle spalle che si ha modo di conoscere durante gli episodi; e anche Joe Keery che interpreta il figlio dello sceriffo pazzo.
Per i fan affezionati è d’obbligo non solo vederla, ma anche sperare in una prossima stagione che a quanto pare sarà confermata e ci permetterà di continuare questa piacevole avventura nata da quel gioiello di “Fargo” che si prepara ormai a festeggiare i 30 anni dall’uscita in sala e che ha dato modo ai Coen di ricevere tutta l’attenzione e il plauso che meritano.
( Piattaforma = Sky / Voto personale = 7)