Dylan Dog Oldboy 27 – Chi ha detto che gli zombies non vanno di moda?

Dylan Dog Old Boy 27 presenta due avventure ben distinte, che rispecchiano il DNA più puro di Dylan Dog, con l’influenza invisibile ma tangibile del suo creatore. Gli zombie si prendono la scena, in due maniere differenti, ma altrettanto funzionali per la storia, mantenendone integro lo spirito.

Quel che resta di Barry
Soggetto, sceneggiatura e disegni: Gigi Simeoni

Dylan Dog deve aiutare Barry a misurarsi col suo passato per sfuggire alla dannazione. Ma cosa può fare l’Indagatore dell’Incubo per un uomo rimandato indietro dall’Aldilà, per risolvere i guai combinati in vita ai danni di amici, familiari e collaboratori?

La prima storia ripercorre temi cari a Dylan Dog, tra cui la memoria e la nostalgia. Si tratta di una trama che esplora la fragilità della mente umana e il potere del passato, elementi che si rifanno alle classiche atmosfere introspettive della serie. Il video sottolinea come, pur non essendo un lavoro di Sclavi, l’anima del suo approccio narrativo si percepisca nella struttura e nel tono malinconico della storia. È una riflessione su come il passato continui a influenzare il presente di Dylan, in linea con il suo ruolo di Indagatore dell’incubo.

Gigi Simeoni, autore unico, come sempre non delude le aspettative e confeziona una storia che fino alle ultime sequenze ci riserva delle sorprese. La struttura del racconto e solida cosi come il suo tratto, classico ma mai passato di moda.

Un orrore come tanti
Soggetto e sceneggiatura: Luca Vanzella; disegni: Paolo Bacilieri

Un quartiere londinese, colpito da una tempesta sovrannaturale, è il tragico teatro dove si svolge una storia di orrore domestico incentrata su un nucleo famigliare composto da una madre e da tre figli piccoli di cui si fa carico Dylan, nel tentativo di salvarli dal tragico abisso…

La seconda avventura segue un percorso di mistero e investigazione in pieno stile Dylan Dog, ma con un ritmo più serrato e un’enfasi sull’elemento soprannaturale. Il video fa notare come la tensione narrativa qui sia più dinamica e il senso del pericolo più immediato, con una trama che alterna suspense e momenti di riflessione. L’azione non viene mai lasciata fine a se stessa, ma si intreccia a domande più profonde che Dylan è costretto ad affrontare.

L’influenza di Sclavi

Sebbene Sclavi non sia direttamente coinvolto nelle storie, il video riflette su quanto la sua visione originale di Dylan Dog sia ancora profondamente radicata nell’identità della serie. I fan di lunga data ritroveranno i tratti distintivi che hanno reso celebre il personaggio, dai monologhi esistenziali alla continua lotta tra razionalità e follia. C’è un rispetto per la tradizione che mantiene il personaggio ancorato alle sue radici, ma con uno sguardo rivolto al futuro.

Al contrario di quanto si vociferi in giro gli zombies non sono affatto passati di moda, anzi, sono i veri protagonisti delle due storie di questo OldBoy. Due tipi di zombie molto differenti tra loro. Il primo, in cerca di redenzione, passerà tutto l’albo in balia degli eventi, fino a dimostrare la sua vera natura. Il secondo è una madre, in costante conflitto tra istinto di divorare interiora e sangue freschi e l’amore per i suoi figli. Una storia struggente, capace di catalizzare emozioni contrastanti e far riflettere che anche una mamma zombie è “un orrore come un altro”, in un mondo ricolmo di fatti atroci.

Ennesima prova delle potenzialità dell’Oldboy, ormai appuntamento imprescindibile per i veri Dylaniati.

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