Dylan Dog – OldBoy 24

Amici Dylaniati di Penna di Corvo bentornati!

Oggi siamo qui per spendere due parole per l’Old Boy #24 uscito pochi giorni fa in edicola.

La copertina di Nizzoli è un tributo al compianto Carlo Ambrosini, che si ha lasciato lo scorso novembre. Dylan che con una mano sul cuore “lancia” gli albi di Ambrosini nella memoria eterna dello spazio è, invece, un tributo al celeberrimo album di David Bowie Heroes. Un omaggio anche lo sfondo della copertina, un rifacimento di Piazza d’Italia di Giorgio de Chirico (amiamo le citazioni!).

La prima storia “Anime Mutanti” vede Carlo Ambrosini come autore unico. Tributo a Kafka, è liberamente ispirato all’opera del boemo “La metamorfosi”. Il titolo sarebbe potuto essere tranquillamente “Celebrazione della Metamorfosi” di Ambrosini. Ovviamente, da grande autore e disegnatore non poteva che aggiungere parte della sua personalità ed originalità all’albo, rendendolo l’Omaggio con la O maiuscola ad uno dei suoi filosofi preferiti.

La storia è sotto alcuni punti di vista una metamorfosi alla rovescia, dove Dylan, empatico più che mai grazie al suo quinto senso e mezzo, si ritrova nell’opera di Kafka con l’unica differenza che è l’uomo ad essere “l’insetto” dell’opera. L’incubo in cui cade il nostro indagatore si scopre essere lo stesso di Greta Samsa, divorata dai rimorsi dal giorno in cui il fratello venne rapito.

Dylan Dog – OldBoy 24 – SBE

I richiami sono innumerevoli e sotto molti aspetti, non solo quello grafico. Il messaggio delle problematiche di comunicazione familiare, i sogni mancati dei genitori che a volte cercano di realizzarli attraverso i figli.

Ultimo, ma non meno importante, un messaggio velato legato ai rapporti famigliari. Si è troppo concentrati sulla propria persona, dimenticandosi di chi ci circonda. Soltanto quando una delle persone care viene meno, sopraggiunge in noi un senso di colpa per non averla amata abbastanza.

Il valore di famiglia ed in particolare quello fraterno trasuda dalle pagine della storia in due forme differenti, che per ovvie ragioni non vi svelo, invitandovi a leggere la storia.

I disegni quasi abbozzati, tipici della fase finale della produzione di Ambrosini, calano il lettore nell’albo anche se questi richiedono molta attenzione per essere apprezzati a pieno. Punto a favore del disegno è che il messaggio arriva diretto alla mente del lettore, impregnando la narrazione di una dimensione onirica.

La seconda storia Il dilemma dell’aragosta, di Alessandro Russo e Andrea Fattori, è liberamente ispirata all’episodio pilot della serie Fargo.

In questa storia il nostro Indagatore dell’Incubo si ritrova come sempre inseguito dai guai, dopo essere scampato alla morte e fatto arrestare il killer dell’ascia si ritrova al pronto soccorso con uno strano assicuratore.

Dylan Dog – OldBoy 24 – SBE

L’occasione fa l’uomo ladro (in questo caso direi aragosta!) e Dylan si ritrova a sottoscrivere involontariamente una polizza contro le seccature, a diventare il “protetto” (solo inizialmente) del mostro.

L’Old Boy si ritrova ad essere lo strumento inconsapevole di sblocco di una personalità malata e complessa. Martin Baker, fin dal liceo vessato dalla società, si ritrova come un’aragosta a liberarsi pian piano della sua corazza fino al culmine della sua follia.

Una storia che nel complesso scorre fluida, soprattutto grazie alla forte presenza di Groucho. L’epilogo è facilmente intuibile, ma nonostante questo, la voglia di arrivare alla pagina finale non manca mai. Il “dilemma dell’aragosta” è sciolto nelle tavole finali: rinunciare o meno alla propria corazza, a voi la scelta di se e come farlo!

Il messaggio, inoltre a mio parere è attualissimo visti gli innumerevoli fatti di cronaca che sempre più spesso inondano la rete. Gli episodi di bullismo, ma ancora prima “il trattar male il prossimo” sta diventando la normalità. Tutto ciò in moltissimi soggetti sfocia nella violenza nelle forme più disparate, trasformando talvolta la vittima in carnefice.

Passiamo dagli “schizzi” di Ambrosini ad un tratto decisamente più netto e dettagliato di Fattore che nel complesso ci regalano un Old Boy coerente con quella che è la mission della “serie”. Una piacevole compagnia da gustare in riva al lago o nei momenti di pausa dal lavoro.

Alla prossima Amici miei.

Un abbraccio “Senza Cera”

J-Crow

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