L’abisso del male
L’abisso del Male” è il terzo team-up tra Dylan Dog e Martin Mystère. Ed è un team-up davvero interessante.
I due eroi di SBE si erano incontrati per la prima volta nel 1990, e una seconda due anni dopo. Poi più niente per ventisei anni, perché ad ogni loro incontro sembrava che la Terra fosse sull’orlo della distruzione. E infatti, in questo loro nuovo incontro l’intero universo sembra collassare su se stesso.
Ne L’Abisso del Male fanno infatti la loro comparsa numerosi personaggi della casa editrice milanese, a partire dal villain della storia, il professor Hellingen, la nemesi di Zagor, tornato dagli inferi sotto forma di spirito. E desideroso di distruggere il mondo.
Contributors
L’albo è stato scritto da Carlo Recagno, con la collaborazione di Alfredo Castelli, il papà di Martin Mystère, e la consulenza di Roberto Recchioni, curatore di Dylan Dog. Un contributo agli autori è poi giunto anche da Moreno Burattini, curatore di Zagor. D’altronde lo Spirito con la Scure riveste un ruolo chiave nella storia (anche più dei due protagonisti), ponendosi dunque al centro del neonato Universo Bonelli.
La storia, si muove seppur per grandi linee nella stessa direzione dei due team-up precedenti, pur mantenendo una propria identità, nuova e con forti ambizioni. Si pone come il caposaldo per un nuovo tipo di narrazione per la SBE: creare un Bonelliverse, un universo narrativo dove tutti i personaggi (o quasi) appartengono ad una narrazione più ampia ed interconnessa.
Bonelliverse
Tale progetto sta vedendo luce proprio in questo periodo (l’albo è invece del 2018), con ad esempio il Team-up Tex/Zagor e mira a creare, come già detto, un universo narrativo condiviso.
Sono sicuro che in futuro vedremo più albi del genere, cosi come altre collaborazioni importanti cosi come quella in atto con DC Comics che vede alcuni eroi Bonelli intrecciare le proprie vite con quelle di eroi d’oltreoceano (al momento Flash/Zagor, Nathan Never/Justice League, Dylan Dog/Batman).
Ci aspetta quindi un futuro radioso per il fumetto di via Buonarroti? Staremo a vedere.
Alla prossima,
Marcello.