Quando per la prima volta ho posato gli occhi sul volume edito da Saldapress presso il loro stand al Romics Official, non potevo credere ai miei occhi. Fui infatti sin da subito rapito dalla bellissima copertina, lo sguardo magnetico di Dracula mentre stringe tra le mani la povera Mina.
Quando dunque ho finalmente potuto leggere questo Dracula, scritto da James Tynion IV e disegnato da Martin Sidmonson, l’emozione era tanta e le aspettative alle stelle.

Vi farà dunque piacere sapere che non siamo rimasti affatto delusi, anzi possiamo dire senza ombra di dubbio che Dracula è nella nostra top cinque dei fumetti più belli letti in questo 2024. Ecco dunque le nostre impressioni senza spoiler! Anche perché chi non conosce la storia di Dracula?
Tra amore giovanili e grandi responsabilità
Il mito del vampiro affonda le sue radici nella storia stessa dell’uomo. Si possono infatti ritrovare creature pro-vampiriche già nella cultura babilonese, persiana, greca e romana. Tra mito e leggenda, molti furono gli scrittori, tra cui il mai sufficientemente menzionato Horace Walpole con “Il Castello di Otranto“, a sfruttare questa creatura del folclore, soprattutto di origine slava, per i loro romanzi. Ma la cristallizzazione letteraria del personaggio dobbiamo aspettare Bram Stoker e la fine del 1800, con Dracula, romanzo tra i più celebri e letti, al punto che parlarne sarebbe quasi superfluo.

Ma da allora, vari medium, soprattutto il cinema, hanno provato a reinterpretarne la mitologia e a coglierne l’essenza.
Così, dopo il celebre e allora controverso Nosferatu di Murnau (vero capolavoro del cinema), giunse nel 1931 Dracula di quel mostro sacro di Tod Browning, che tra le altre cose ha fatto Freaks, così per dire.
Comunque, ovviamente, da allora gli adattamenti cinematografici, fumettistici e videoludici si sono sprecati.
Ma James Tynion IV, per immaginare il suo fumetto su Dracula, riparte proprio dal film del ’31 e realizza una storia semplicemente fuori scala.

Ovviamente, essendo Dracula un’eredità culturale, tanto grandiosa quanto tremendamente abusata, il rischio di fare male era dietro l’angolo, ma per fortuna tutto è andato per il meglio.
Chi scrive, comunque, è un vero appassionato del tema. Non solo ha visto tutti i film della Universal, di cui il Dracula di Browning fa parte, ma negli anni ha visto e letto tutto ciò che gli capitava a tema vampiri: libri, fumetti, film, saggi. Un amore giovanile trasformatosi dunque, in una vera passione viscerale.
Molto più che un tributo
Una storia quella descritta da Tyrion IV, che va ben oltre il semplice tributo, ma rappresenta la sintesi stessa della mitologia del vampiro.
Ci sono sicuramente molte licenze rispetto al romanzo di Bram Stoker, ma la mitologia e i tratti essenziali del personaggio vengono sicuramente valorizzati.
Si decide di concentrarsi su alcuni passaggi chiave della storia, che però forse avrebbe avuto bisogno di un maggior respiro per non risultare troppo veloce nello svolgimento, integrando sequenze iconiche quali ad esempio, quelle del naufragio del Nostromus.

In ogni caso, i tempi della narrazione e lo stile, tanto ricercato quanto asciutto, restituiscono l’impressione di vedere un film su pellicola.
Le sequenze più iconiche, ma il fumetto in generale, sono messe in risalto dai dipinti, non dalle tavole, perché sono veri e propri quadri, di Martin Sidmonson.
Sidmonson propone uno stile pittorico che ricorda quello degli artisti romantici inglesi, mescolato a note che ricordano l’espressionismo tedesco.
Ogni originale, ma soprattutto le sequenze a tutta tavola, non sfigurerebbero in una qualsiasi galleria d’arte.
Per la potenza narrativa, la finezza del tratto e la ricerca dei colori.

Conclusioni
Un fumetto imperdibile, sia per gli amanti del cinema che del fumetto e, a maggior ragione, per chi ama entrambi.
Dracula è il vostro fumetto, a tema per Hallowen!