Come un limoncello a mezzanotte – Recensione

Uscito in anteprima a Lucca Comics 2023, Come un Limoncello a Mezzanotte è un albo edito da Tora Edizioni con storia di Jonathan Campione, disegni di Erika Vitiello e colori di EssElleDí.

Non sempre si ha la possibilità di controllare le cose che ci accadono,
ma possiamo fare del nostro meglio per dargli un’impronta,
una forma che ci piace, affinché diventino davvero nostre.

Ci sono storie che, inaspettatamente, ti colpiscono fin dentro l’anima. Storie talmente lontane dalle tue letture abituali, dai tuoi generi, dai tuoi gusti che leggi per pura curiosità, forse spinto dall’ambientazione così famigliare.

Nessuna di queste, pero, era riuscita a coinvolgere emotivamente come ha fatto la storia di Jonathan Campione.

METTI UN’ ESTATE IN COSTIERA…

Se si parla d’amore o di sentimenti in generale, la Costiera Amalfitana è sicuramente la location perfetta dove due sconosciuti possono incontrarsi, piacersi ed innamorarsi. Con sullo sfondo questi scorci mozzafiato Alice, giovane stilista, comincia la sua vacanza, lontano da Parigi, la sua città.

I ritmi lenti dei paesini arroccati sulle coste amalfitane sono quello che ci vuole per staccare un po’ la spina dai pesi quotidiani. In un vicolo, sotto un imprevedibile temporale estivo, Alice giunge al Limoncello a mezzanotte, dove passerà la sua villeggiatura estiva e dove incrocerà Pietro, gestore (insieme alla madre) della pensione.

La costiera è un luogo magico, dove i cuori trovano sollievo dalle sofferenze e dove nuovi amori sono destinati a nascere. La storia personale di Pietro viene poco alla volta svelata: la sua storia da favola con Sofia, la malattia e la morte di lei.

La difficoltà nel superare la grave perdita è chiara già dal primo, timido approccio di Pietro con Alice. Il tratto delicato e romantico dei disegni di Erika Vitiello ed i colori pastello di EssElleDí ci mostrano fin da subito un Pietro timido, introverso, frenato nei confronti di Alice che, invece, ha un approccio molto più disinvolto nei suoi confronti.

Ma il destino è ineluttabile e ciò che è destinato ad incontrarsi lo farà. Così in una storia coinvolgente, romantica e densa Jonathan riesce ad inserire tematiche come la malattia, il lutto, l’elaborazione del dolore e le difficoltà nel superarlo. Un fragile equilibrio, proprio come quello delle terre dove la storia è ambientata: tanta bellezza ma che in un soffio rischia di essere spazzata via.

I conti col passato non potranno essere rimandati in eterno in “Come un limoncello a mezzanotte” e cosi, in un turbinio di emozioni e tavole davvero evocative e struggenti, Pietro riesce ad andare avanti ed ad accettare una nuova, forte presenza nella sua vita.

UN MAGICO EQUILIBRIO

In questa storia è tutto al suo posto. I protagonisti e la loro caratterizzazione, la location (ammetto di essere di parte, poiché originario di quei posti ndr), la tematica della malattia e delle ferite che ci portiamo dentro, l’elaborazione del lutto, la bellezza della vita e l’amore.

Tutto è splendidamente dosato ed implementato da un segno gentile e da tonalità cromatiche che entusiasmano. Nel settimo capitolo la crasi di eventi, segno e colore rende ancora più forte l’impatto emotivo portando il lettore al fantastico finale che, siamo sicuri, saprà strapparvi un sorriso ed una lacrima. Contemporaneamente.

Un albo d’esordio che è una sorpresa assoluta, una prova di incredibile sensibilità artistica da parte dei trio che lo ha prima ideato e poi realizzato. Talento confermato anche dal riconoscimento Lorenzo Bartoli 2024 per Miglior Graphic Novel vinto da Come un limoncello a mezzanotte. Una conferma di quello che si apprende leggendolo.

Marcello

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