- bentornati su Penna di Corvo.
Oggi vorrei approfittare della mia vantaggiosa posizione per far conoscere un thriller psicologico che mi ha sorpreso non poco, e che secondo il sottoscritto merita tutta la nostra attenzione.
Il titolo in questione è “Circle“, lungometraggio del 2015 scritto e diretto dalla coppia Hann/Miscione.
Vi starete giustamente chiedendo chi sono, e fareste bene perchè neanche io li avevo mai sentiti nominare! Ci basti sapere che è il loro primo lungometraggio, e che Miscione ora è alle prese con una web series.
Ma veniamo al dunque e vediamo di cosa parla Circle!
TRAMA
Un gruppo di persone (50 per la precisione) si sveglia da un sonno che li vede in una stanza buia privi di coscienza, in cerchio, e cosa più strana,in piedi!
Si accorgeranno presto di essere ognuno sopra un piccolo cerchio rosso da non abbandonare per nessun motivo, pena la morte per mano di uno strano marchingegno al centro della stanza.
C’è però un problema, ogni 120 secondi indipendentemente dal mantenimento della posizione sul cerchio, la macchina ucciderà uno di loro in maniera del tutto casuale!
Oltre a questo, i malcapitati si renderanno conto di essere almeno in parte artefici del proprio destino, in quanto capaci di effettuare delle votazioni tramite dei puntatori personali durante i due minuti di pausa tra un morto e un altro.
La persona con più voti verrà eliminata dalla macchina!
Dovranno insomma decidere in una manciata di secondi chi merita di continuare a vivere e chi potrà morire.
Si instaureranno delle deboli gerarchie basate su principi fallaci e del tutto soggettivi, che potrebbe portare alla salvezza di uno solo di loro. Ma chi?
CONSIDERAZIONI
Da amante di thriller psicologici, ho adorato questo dubbio che ci fa affrontare il film, questo tarlo che si insinua nel cervello per forza di cose:
se mi trovassi a vivere una situazione del genere, come mi comporterei?
Quante persone sarei disposto a sacrificare per salvarmi la vita?
Farei distinzione basandomi su età, sesso, condizioni familiari e/o di salute?
Queste sono solo alcune delle domande che ci vengono spontanee durante e successivamente la visione.
Quando un film riesce a fare questo, per me vale il tempo speso!
CONCLUSIONI
Lo consiglio ovviamente a tutti gli amanti del genere, a chi non ha paura della tensione crescente e di morti fulminati a caso, ma soprattutto a chi non si tira indietro di fronte a film sottotitolati, non essendo stato doppiato in italiano.
(Voto personale: 6.5 / Piattaforma: Netflix)
Ci leggiamo al prossimo consiglio,
Elessar