Innanzitutto grazie Matteo per esserti reso disponibile per questa chiacchierata. Ne siamo davvero onorati!
Cominciamo! Come in ogni lavoro il fattore umano è importantissimo. E fare il tuo mestiere richiede una grande passione e soprattutto un’adolescenza tra i fumetti. Tu quando e come hai iniziato a leggerli e poi a pensare di disegnarli?
Grazie a voi per l’invito a questa chiacchierata e un saluto a tutti i lettori.
Ricordo di aver sempre disegnato, seppur senza un fine preciso, per il solo piacere di farlo e fino ai 16, 17 anni non ho mai pensato che potesse diventare un lavoro, tanto è vero che ho seguito un percorso scolastico totalmente differente
Intorno alla 2^ superiore un amico mi fece leggere il mio primo DYLAN DOG e da lì iniziai a capire che poteva essere una direzione in cui incanalare la mia passione per il disegno.
Il passaggio alla professione avvenne molto dopo, ho realizzato il primo lavoro retribuito a 30 anni, vincendo prima il concorso AQUAVIVA NEI FUMETTI e poco più tardi la prima storia breve di LAZARUS LEDD grazie ad Ade Capone che mi introdusse ufficialmente in questo mondo.
Essendo persona abbastanza schiva, non avevo contatti né riferimenti precisi a cui rivolgermi per avere anche le indicazioni basilari del lavoro e in questo devo dire che la rete fu essenziale. In una delle primissime mailing list di fumetto, Roberto Recchioni (che al tempo stava preparando una serie in stile manga per L’EURA) propose di mandare un paio di tavole (non ricordo se su sceneggiatura sua o meno) di prova per selezionare un possibile disegnatore. Utilizzai uno stile di disegno che potesse andare e inviai. La risposta non fu positiva per il progetto ma mi consigliò di contattare Ade Capone. Così feci e da lì partì tutto.
Ti abbiamo visto questo mese sul numero mensile di Samuel Stern “Simulacra”. Sicuramente la formula Bugs Comics di assegnare un determinato albo ad un certo disegnatore si è rivelata ancora una volta vincente. La storia era calzante per il tuo tratto, e i risultati non potevano che essere meravigliosi. Alcune tavole credo meritino un posto nell’olimpo dei fumetti. Ti sei divertito ad illustrare questa storia? Come è stato lavorare per Bugs? Siamo molto entusiasti di come si sono immessi sul mercato e come stiano operando.
Vi ringrazio per l’entusiasmo, sinceramente troppo buoni nella valutazione del mio lavoro.
Il mio rapporto con la Bugs è stato molto… semplice. Semplice perché oltre ad essere accolto con grande gentilezza ed entusiasmo ho potuto lavorare su una storia scelta per me, sulle mie caratteristiche, con una sceneggiatura piacevole e professionale.
Le indicazioni sempre precise ma senza risultare “soffocanti” e soprattutto una fluidità che forse non ti aspetteresti da uno scritto a 6 mani 🙂
Le atmosfere della storia mi hanno permesso di utilizzare il tratteggio per rendere al meglio le luci e le ombre, tratteggio che ho sempre utilizzato ma in modo molto più parsimonioso.
Per quanto riguarda la Bugs, è una realtà nuova e molto coraggiosa.
Non ho molto chiara la parte imprenditoriale del progetto ma il fatto di aver portato in edicola una prima testata e dopo un anno non solo vederla confermata ma sapere che sono in programmazione/produzione altri progetti collaterali oltre ad una nuova collana di diverso genere, mi fa pensare che dietro ci sia un pensiero ed una strategia.
Spero che il post pandemia consenta alla Bugs di allargare le spalle in modo da diventare un nuovo e robusto polo editoriale di settore.
E non non possiamo sperare di meglio!
Non possiamo non citare in questa breve chiacchierata lo splendido lavoro svolto su Mercurio Loi. E’ stata una bella novità editoriale e ci è dispiaciuto sia finita cosi presto. Le ambientazioni romane di fine ‘800 e i suoi protagonisti sono stati una novità interessante. Il formato forse era un po’ “costrittivo” per le potenzialità dell’albo. Avremmo preferito vederlo su un formato più simile a quello francese. Come è stato lavorare con Bilotta? Il suo modo di scrivere e sceneggiare è particolare ed evidenzia un background culturale molto vasto. Vi rivedremo mai alle prese con questo personaggio? Sono previste altre storie al momento?
La mia collaborazione con Alessandro è iniziata in modo assolutamente fortuito sulle pagine di Valter Buio, testata da lui creata per la Star Comics. Dopo un periodo di stop cercavo uno spazio per rientrare e ad Alessandro in quel momento venne a mancare un disegnatore .
Io mi trovai molto bene ed evidentemente anche lui non si trovò male, tanto è vero che lavorammo ancora insieme sulla collana de ”Le Storie” della Bonelli dove poi nacque proprio Mercurio Loi.
Mercurio è un pezzo di cuore importante perché ho contribuito alla sua nascita. Uno dei personaggi più alternativi apparsi in edicola, sicuramente espressione di uno sceneggiatore non convenzionale come Alessandro, molto preparato e “cerebrale”.
Portare un personaggio di questo tipo in edicola è stato un esperimento necessario per capire se e come si potesse ampliare la proposta al grande pubblico. Forse i numeri non sono stati sufficientemente positivi ma sicuramente l’affetto dei lettori è tutt’ora enorme.
E’ stata un’avventura forse troppo breve (almeno per me, dato che mi divertivo molto a disegnarlo 🙂 ) ma che ha ricevuto tanti riconoscimenti per l’originalità e la qualità. Per chiunque voglia intraprendere la carriera di sceneggiatore di fumetti credo sia un testo essenziale. Ogni albo è un concentrato di tecnica.
Detto questo, per quanto ne so, non è previsto nessun ritorno del professore, non a breve quantomeno.
Rimanendo in Bonelli, ed essendo io un lettore di Dylan Dog, ti piacerebbe disegnarne una storia? C’è già qualcosa in cantiere e che il mondo deve assolutamente sapere??? (magari un ritorno su Morgan Lost?) Ritengo che il tuo tratto estremamente curato, il modo in cui usi le ombre e le tonalità di grigio siano perfette per l’Indagatore dell’Incubo più famoso (e anche l’unico) al mondo.
Con Dylan Dog ho iniziato a “scegliere” le mie letture fumettistiche, sono profondamente affezionato al personaggio e per me sarebbe un onore poterne disegnare una storia ma non credo di avere le caratteristiche giuste.
Al momento sto lavorando ad una storia di Morgan Lost per la nuova stagione che dovrebbe veder la luce nella primavera di quest’anno.
Morgan è un personaggio che leggo con regolarità e apprezzo per la sua “follia onirica”.
D’altronde le capacità di scrittura Claudio Chiaverotti, persona tra l’altro estremamente gentile, sono ben note ai lettori di Dylan 🙂
Cosa hai in cantiere per il futuro? Sei al lavoro su qualcosa non top-secret che puoi rivelarci? Anche tu non vedi l’ora di ritornare tra le fiere di tutta Italia per incontrare gli autori e i lettori?
Come ti dicevo, al momento sono al lavoro su un numero di Morgan Lost, con la speranza di non deludere né Claudio né i lettori, successivamente si vedrà. Al momento nessun progetto segreto. Una cosa che dovrei fare è imparare a disegnare in digitale, proposito che mi trascino da troppo tempo e al quale non sono ancora riuscito a dedicare il giusto tempo e impegno.
Per quanto riguarda le fiere, non sono mai stato un amante (perché sono un solitario di natura, non ce l’ho con le fiere in specifico 😀 ) ma devo dire che visto il periodo che ci è toccato, appena sarà possibile, parteciperò con un entusiasmo tutto nuovo 🙂
Il periodo che stiamo attraversando ci mette sicuramente tutti a dura prova, e credo come te che le fiere che verranno andranno affrontate con uno spirito ancora più gioioso e di festa. La passione per i fumetti sta tenendo compagnia a molte persone, e potersi rincontrare di nuovo dal vivo sarà bellissimo! E tra tutte speriamo di poter incontrare di persona anche te. Sei stato gentilissimo ad essere qui con noi, e allora cosa dire? Ci rivediamo sulle tue prossime tavole, ed ancora una volta sarà un enorme piacere risentirci!
Grazie mille a voi, a presto 🙂
Chiudiamo l’articolo salutando Matteo e lasciandovi con il trailer di Mercurio Loi, edito da Sergio Bonelli Editore.
Marcello