Questo nuovo film di animazione spagnola distribuita dalla Warner Bros Italia, con la regia di Juan Jesús García Galocha e Pedro Solís García, cattura un pubblico infantile con la semplicità dei personaggi e la facile lettura della trama.
La storia di Buffalo Kids
Ambientato nel periodo del far west e delle grandi migrazioni dall’Europa verso il nuovo continente americano, due fratellini irlandesi rimasti orfani intraprendono un viaggio verso l’America per ricongiungersi ad uno zio, visto solo su una fotografia da giovane con il loro papà. Lo zio Naill aveva inviato loro una lettera dove li invita a raggiungerlo per prendersene cura nella sua casa in California e che li avrebbe attesi al porto dove avrebbero sbarcato…
Purtroppo arrivati a destinazione lo zio è assente e i due piccoli Mary e Wilson decidono di raggiungere in qualche modo la California per cercare lo zio. Mary, sempre solare e positiva, accompagnata da un cagnolino trovato al porto, riesce a convincere il fratello Wilson, già arreso all’abbandono, a trovare un treno per la California. a bordo di un treno ricco di personaggi particolari.
Iniziano cosi il viaggio.
Il viaggio di Wilson e Mary
Sul treno, Mary lega molto con Nick, un bimbo sulla sedia a rotelle affetto da paralisi e che può solo muovere gli occhi e sorridere leggermente. La bambina, all’inizio incuriosita dal ragazzo, cerca di avere un contatto con lui, di passarci il tempo, di non farlo sentire escluso solo perché il corpo non si muove.
Per questo durante una sosta del treno per fare rifornimento, decide di convincere il fratello maggiore ad accompagnare Nick verso dei bufali che ruminano placidi tra i campi vicino le rotaie. Scendono cosi dal treno e vivono un esperienza magica dove Nick e un bufalo avranno un contatto con l’aiuto di Mary.
Ma tutto precipita quando il treno riparte e si ritrovano da soli nel nulla.
Mentre Wilson si rassegna ancora, Mary trova sempre il lato positivo della situazione e con abile ingegno riescono a raggiungere il treno, fermo e vuoto. La sosta ai bufali, infatti, li ha salvati dall’aggressione di frecce indiane. Non per molto. Infatti, saranno presi e portati al villaggio dei nativi che – con sorpresa – scopriranno essere amichevoli, socievoli, generosi e disposti ad aiutarli dopo qualche giorno di riposo a ritrovare il gruppo di uomini bianchi perso.
Scopriranno così che non sono stati gli Indiani ad attaccare il treno, ma allora chi?
Le sorprese del west
Il colpo di scena che non spoileriamo riavvicina tutto il gruppo di viaggiatori e conosceremo un uomo ribelle, fondamentale per i due piccoli irlandesi.
Buffalo Kids non ha pretese, se non una trama in cui si toccano con semplicità temi come l’inclusività, il rispetto per le differenze, gli stereotipi da battere. Tutto raccontato in modo molto delicato, ma anche diretto con forza e coraggio.
Sicuramente è adatto ai più piccoli senza troppe metafore, ma vero e spontaneo, senza mezzi termini, come piace ai bambini.
Ti lascio col trailer. Buona visione.