Il fumettista britannico Jock ha realizzato un fumetto di Batman per la linea Black Label di DC Comics, destinata a un pubblico adulto. Intitolato Batman: la notte del cavaliere oscuro. Sarà composto da tre albi e vedrà l’eroe bloccato in una parte remota di Gotham City durante un blackout che colpisce la città. Partiamo con una premessa, sono un grande fan delle tavole di Jock, ha un talento sia per l’azione che per l’arte horror e a mio parere, dopo aver letto questo volume, posso dire che il suo modo di scrivere è buono quanto le sue tavole! Con il titolo originale di Batman: One Dark Knight il primo numero è uscito negli Stati Uniti il 7 dicembre 2021 mentre in Italia è uscito il 3 marzo 2022 edito da Panini Comics in formato brossurato.
TRAMA
Un detenuto di Arkham, noto come EMP, viene trasferito a Blackgate che si trova dall’altra parte di Gotham. Varie bande lo hanno in qualche modo scoperto e chi per vendetta o chi per altri motivi cercheranno di intralciare il trasferimento. Batman sta seguendo la scorta armata per assicurarsi che arrivino a Blackgate in sicurezza. Ovviamente le cose non vanno come previsto, EMP riesce a scappare e il suo potere meta-umano provoca un blackout in tutta la città.
LE MIE CONSIDERAZIONI
Sai che un fumetto andrà bene quando, solo un paio di pagine dopo, puoi già sentire la tensione e sei totalmente immerso nella storia! Fin dall’inizio, così tante trame si stanno muovendo che si viene immediatamente travolti dall’azione. La premessa semplice funziona molto bene per questa storia, risulta subito facile capire cosa stia succedendo. Potrebbero venire in mente delle domande all’inizio della lettura, poiché si viene immediatamente catapultati nella storia senza troppe spiegazioni, ma a mio gusto personale va benissimo così. Il contesto viene fornito mentre la storia si svolge.
Anche il ritmo è eccellente, l’azione scorre così bene da una pagina all’altra che ci si trova alla fine del volumetto senza nemmeno accorgersene. Jock continua pagina dopo pagina a darci qualcosa di interessante da guardare e a cui pensare. Le scene d’azione che coinvolgono Batman ed EMP sono esaltanti e si alternano a momenti più tranquilli, in cui seguiamo Gordon e Vasquez (direttore della prigione), che si collegano tra loro in modo fluido e contribuiscono al progredire della trama senza mai stancare.
Il continuo disaccordo tra Gordon e Vasquez crea anche un conflitto interessante che ravviva questi momenti più tranquilli, così che, anche se queste scene non sono piene di azione risultano comunque piene di suspance. Sempre a mio parere personale mi piace il fatto che Jock usi a malapena qualsiasi monologo interiore, a parte alcuni riquadri narrativi molto concisi verso la fine. Dato che Jock è prima di tutto un artista, è bello vedere che sta principalmente lasciando che la sua arte racconti la storia, per cui il testo ha un ruolo di supporto.
E sempre parlando dell’arte di Jock, che se non lo aveste capito a me piace moltissimo. In questo volume abbiamo doppie pagine mozzafiato dove, ad esempio, vediamo il Batplane tagliare il cielo, con la città di Gotham, in tutto il suo sudicio splendore, sotto. Ci sono eccellenti passaggi sequenziali, in cui Batman salta da un tetto all’altro e da un riquadro all’altro. Inoltre, Jock usa un bel mix di campi lunghi, medi e primi piani, ingrandendo e rimpicciolendo, per giocare con la suspense e creare pagine dinamiche. Otteniamo anche ritmi d’azione esplosivi, in cui i colori vivaci e stratificati di Jock sembrano esplodere, aggiungendo grinta alla grafica.
È interessante vedere come Jock rappresenta Gotham con toni tenui all’inizio, ma aumenta gradualmente la luminosità fino a quando EMP scatena il suo potere e l’effetto è quasi accecante. Jock è davvero in crescendo qui, e quando giri pagina, tutto è buio pesto. È un forte contrasto che porta davvero a far capire al lettore l’impatto dei poteri di EMP. Infine, i personaggi hanno un bell’aspetto, le espressioni facciali sono credibili e appropriate alle situazioni.
Alla prossima…
Pat76