Amici di Penna di Corvo bentornati! Oggi ci rituffiamo negli abissi di Barbarian King!
Vol.5 – Negli Abissi
In questo quinto capitolo viaggeremo “Negli Abissi” del mare e nell’animo di alcuni personaggi.
A dare vita a questa storia vediamo l’abile mano di Angelo Razzano mentre i colori sono affidati ad Alice Soria.
Continua il viaggio del Cimmero verso il pozzo delle anime e la sua nuova “amica” Hyra è ben decisa a mantenere la promessa fatta.
Grazie all’aiuto di Nadima maga al servizio di Hyra, il Re Caduto si rimette in sesto dopo l’ennesima battaglia. Il suo dolore è anche la sua forza e la spada di cui si serve lo sa bene divorandolo ad ogni utilizzo.
La via verso Est è ancora lunga e prevede una tratta via mare che da semplice crociera si tramuta in un naufragio che porterà Conan sulla strada di uno degli dei degli abissi: Dagon e dei suoi servitori.
In questo albo che non vede lesinare gli scontri c’è spazio per scendere negli abissi dell’anima dell’universo di Khon, di Conan e di altri personaggi chiave dell’universo di Barbarian King.
Luce viene fatta su di una profezia rivelata all’allora giovane Khon, la stessa profezia che lo guiderà verso il suo destino ma che allo stesso tempo lo tormenta fin da giovane età. Il tutto si realizzerà attraverso un dono “piovuto” dal cosmo, una sorta di palantir per gli amanti di Lotr.
Preziose informazioni vengono regalate al lettore sull’origine degli dei e delle creature del cosmo.
La minaccia si avvicina ed è ben decisa a cibarsi, prima di tutto, dell’anima del Cimmero che dovrà affrontare sicuramente una delle sue lotte più dure: quella contro il suo stesso sangue…o almeno così lascia presagire la storia.
Vol.6 – I giorni dell’avvento.
La sceneggiatura de “I giorni dell’avvento” è opera di Massimo Rosi che si affida alla china di Andrea Scalmazzi e Francesco Mazzoli, a colorare il tutto Veronica Frizzo.
In questo sesto capitolo (conclusivo, ma anche no!) l’inizio è davvero evocativo e raffigura la nascita di Khon raffrontata a quella del padre Conan. Tavole iconiche, pregne di significato che lasciano presagire il prosieguo di una storia che definire avvincente e coinvolgente è poco!
Per i più nostalgici sono presenti alcuni flashback che ritraggono il più iconico e vintage Conan il Barbaro.
Dopo aver eliminato l’ennesimo nemico, ostacolo verso la meta, la compagnia riparte attraversando il deserto e giungendo in una città perversa e maledetta dove una delle concubine dell’oscuro Imdugud ha preparato una bella sorpresa per il nostro protagonista.
L’obiettivo è sempre e solo uno: l’anima del Re Cimmero che tuttavia riesce, con non poca sofferenza a collezionare l’ennesima impresa.
La battaglia finale non è che il preludio di una guerra di proporzioni bibliche!
Nel frattempo, mentre un oscuro esercito marcia su Aquilonia, il giovane re Khon parte con Valeria della Sacra Fratellanza deciso a compiere il destino profetizzato.
Destino che lo vedrà marionetta del divoratore di mondi, Imdugud il quale lo spingerà al conflitto contro il padre verso cui riserba tanto rancore ed odio.
Davvero forti le immagini rappresentante su quelle tavole, un’esplosione di emozioni e se i volumi precedenti vi sono sembrati truci credetemi questo lo ancora di più!
Un albo davvero stupendo che tuttavia non conclude del tutto la saga, lasciando la porta aperta ad altri innumerevoli scontri.
In conclusione…
A differenza dei volumi precedenti che a coppie formavano una sorta di avventura “secondaria” i volumi 5 e 6 lo fanno individualmente, sebbene tutti insieme non fanno altro che aggiungere pezzi alla trama principale.
Possiamo concludere che Barbarian King, saga dedicata ad un “vecchio” Conan il Barbaro, è un lavoro di altissima fattura, curato in ogni particolare, dove il lettore pagando il prezzo delle scene cruente lega il suo animo a quello del protagonista vivendone le avventure calandosi in pieno in quelle tavole.
Non ci resta che aspettare quello che sarà il prosieguo e nel frattempo gustarci i vari spin-off sui personaggi, tra cui Valeria apparsa per la prima volta nel vol. 6.
Un abbraccio “Senza Cera”
J-Crow