Amici di Penna di Corvo bentornati! Oggi siamo qui per fare due chiacchiere su Barbarian King di Leviathan Labs.
La graphic novel ha come protagonista il leggendario cimmero che negli anni ’80 ha conquistato il cuore di milioni di persone: “Conan il Barbaro“.
Massimo Rosi e Alessio Landi hanno curato la sceneggiatura di questa nuova avventura del Barbaro per eccellenza.
Abile la scelta “temporale” in cui collocare questa nuova saga. Vediamo un Re stanco e annoiato dalla vita di corte, ma soprattutto nostalgico dei tempi in cui i campi di battaglia venivano macchiati dal sangue nemico.
Potremmo definirlo una sorta di sequel della saga cinematografica e fumettistica, che ricordiamo non ha mai seguito una linea cronologica ben definita.
Nonostante questa libertà nella scrittura della sceneggiatura, il duo Rosi-Landi decide di mantenere un contatto con il passato attraverso l’utilizzo di flashback, attingendo a piene mani dal mondo hyboriano, richiamando personaggi e luoghi storici caratteristici dell’universo del Barbaro.
Parliamo quindi dei primi due capitoli dei sei che compongono la saga: “Le Spade Spezzate” ed “Il Re Caduto”.
“Oggi Aquilonia ha ottenuta la pace a caro prezzo e il Barbaro ormai è un vecchio stanco Re pieno di rimorsi, sognando il clamore della battaglia e l’adrenalina dell’avventura…questo sono tempi in cui il fuoco e l’acciaio potrebbero dettare le nuove leggi dell’uomo.”
Vol. 1 – Le Spade Spezzate.
Il primo capitolo apre subito le porte alla nuova nemesi del Re Barbaro, di ispirazione Lovecraftiana, Yara che riesce a fuggire dalla prigione in cui era stato rifilato assorbendo la forza del proprio carceriere, lo stregone Yag. Fulcro della sua forza, la sete di vendetta nei confronti del nostro protagonista.
Successivamente vediamo Conan e la sua numerosa famiglia alle prese con la vita di corte. Pace e tranquillità verranno presto infranti dal suo nuovo nemico che tramite un sortilegio macchierà le mani del Cimmero con del sangue che nessuno si augurerebbe di vedere mai.
In questo primo capitolo della saga la trama principale viene adornata di flashback sul passato dei vari personaggi e principalmente della nascita delle Spade spezzate che giocheranno un ruolo fondamentale nel corso della storia.
Fortemente scosso dalla perdita subita il Cimmero si ritrova ad un passo dalla morte. Un inizio col botto che lascia presagire un’opera di caratura internazionale.
I disegni del volume sono affidati all’abile mano di Luca Panciroli coadiuvato da Federico De Luca ed Alessandro Bragalini. Per la parte dei colori Marco Antonio Imbrauglio.
Vol. 2 – Il Re Caduto.
Nel secondo volume, un aiuto decisamente inaspettato apparirà al protagonista, ridestandolo per permettergli la vendetta.
La caccia comincia! La storia prende una piega decisamente “violenta”. Gli scontri si fanno sempre più frequenti ed efferati. Le due spade leggendarie tornano nelle mani di Conan mietendo numerose vittime che si ritroveranno letteralmente a brandelli.
La furia del Barbaro si conclude con un degno finale, chiudendo l’albo ma aprendo le porte a quelli che sono i volumi successivi.
Ad ereditare il “fardello” di Panciroli è Nicolò Tofanelli che si dimostra sicuramente all’altezza del compito.
La tavola dei colori di questo albo è nelle mani di Pamela Poggiali, Aurora De Rito e Francesco Cricelli.
In conclusione…
I disegni sono fantastici e calano pienamente il lettore nella storia, nulla è lasciato al caso e le tavole abbondano di particolari.
Dietro di essi si nasconde un lavoro di sceneggiatura davvero raffinato, che affonda le proprie radici negli studi non solo del materiale originale riguardante il personaggio ma anche delle tradizioni e dei riti norreni.
Il risultato, almeno per ora, è un prodotto davvero di qualità che sembra pompare nuova linfa nel cuore del Barbaro Conan.
Per ora è tutto, ma restate connessi per avere nuove notizie dal regno di Conan.
Vi lascio il link dell’intervista ai ragazzi di Leviathan Labs, per scoprire gustosi particolari sulle opere della casa del Leviatano.
Un abbraccio “Senza Cera”
J-Crow.